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diventa realtà concreta nella nostra vita solo quando la grazia del Signore
penetra nell'intimo e lo scuote donandoci la forza di « lacerare il cuore ». È
ancora il profeta a far risuonare da parte di Dio queste parole: « Laceratevi il
cuore e non le vesti ».3 In effetti, anche ai nostri giorni, molti sono pronti a
« stracciarsi le vesti » di fronte a scandali e ingiustizie - naturalmente com-
messi da altri -, ma pochi sembrano disponibili ad agire sul proprio « cuore »,
sulla propria coscienza e sulle proprie intenzioni, lasciando che il Signore
trasformi, rinnovi e converta.
Quel « ritornate a me con tutto il cuore », poi, è un richiamo che coinvolge
non solo il singolo, ma la comunità. Abbiamo ascoltato sempre nella prima
Lettura: « Suonate il corno in Sion, proclamate un solenne digiuno, convocate
una riunione sacra. Radunate il popolo, indite un'assemblea solenne, chia-
mate i vecchi, riunite i fanciulli, i bambini lattanti; esca lo sposo dalla sua
camera e la sposa dal suo talamo ».4 La dimensione comunitaria è un elemento
essenziale nella fede e nella vita cristiana. Cristo è venuto « per riunire insieme
i figli di Dio che erano dispersi ».5 Il «Noi » della Chiesa è la comunità in cui
Gesù ci riunisce insieme: 6 la fede è necessariamente ecclesiale. E questo è
importante ricordarlo e viverlo in questo Tempo della Quaresima: ognuno
sia consapevole che il cammino penitenziale non lo affronta da solo, ma
insieme con tanti fratelli e sorelle, nella Chiesa.
Il profeta, infine, si sofferma sulla preghiera dei sacerdoti, i quali, con le
lacrime agli occhi, si rivolgono a Dio dicendo: «Non esporre la tua eredità al
ludibrio e alla derisione delle genti. Perché si dovrebbe dire fra i popoli:
''Dov'è il loro Dio?'' ».7 Questa preghiera ci fa riflettere sull'importanza della
testimonianza di fede e di vita cristiana di ciascuno di noi e delle nostre
comunità per manifestare il volto della Chiesa e come questo volto venga,
a volte, deturpato. Penso in particolare alle colpe contro l'unità della Chiesa,
alle divisioni nel corpo ecclesiale. Vivere la Quaresima in una più intensa ed
evidente comunione ecclesiale, superando individualismi e rivalità, è un segno
umile e prezioso per coloro che sono lontani dalla fede o indifferenti.
« Ecco ora il momento favorevole, ecco ora il giorno della salvezza! ».8 Le
parole dell'apostolo Paolo ai cristiani di Corinto risuonano anche per noi con
3 v. 13. 4 vv. 15-16. 5 Cfr Gv 11, 52. 6 Cfr Gv 12, 32. 7 v. 17. 8 2 Cor 6, 2.