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della comunità organica che è la Chiesa, in cui il sacerdozio comune, proprio
dei fedeli battezzati, e il sacerdozio ordinato affondano le radici nell'unico
sacerdozio di Cristo, secondo modalità essenzialmente diverse, ma ordinate
l'una all'altra. Giunti ormai quasi al termine dell'Anno Sacerdotale, ci sen-
tiamo ancora di più testimoni grati della sorprendente e generosa donazione e
dedizione di tanti uomini « conquistati » da Cristo e configurati a Lui nel
sacerdozio ordinato. Giorno dopo giorno, essi accompagnano il cammino
dei christifideles laici, proclamando la Parola di Dio, comunicando il suo
perdono e la riconciliazione con Lui, richiamando alla preghiera e offrendo
come alimento il Corpo e il Sangue del Signore. È da questo mistero di
comunione che i fedeli laici traggono l'energia profonda per essere testimoni
di Cristo in tutta la concretezza e lo spessore della loro vita, in tutte le loro
attività e ambienti.
Il tema di questa vostra Assemblea: « Testimoni di Cristo nella comunità
politica », riveste una particolare importanza. Certamente, non rientra nella
missione della Chiesa la formazione tecnica dei politici. Ci sono, infatti, a
questo scopo varie istituzioni. È sua missione, però, « dare il suo giudizio
morale anche su cose che riguardano l'ordine politico, quando ciò sia richiesto
dai diritti fondamentali della persona e dalla salvezza delle anime... utiliz-
zando tutti e solo quei mezzi che sono conformi al Vangelo e al bene di tutti,
secondo la diversità dei tempi e delle situazioni ».1 La Chiesa si concentra
particolarmente nell'educare i discepoli di Cristo, affinché siano sempre più
testimoni della sua Presenza, ovunque. Spetta ai fedeli laici mostrare concre-
tamente nella vita personale e familiare, nella vita sociale, culturale e politi-
ca, che la fede permette di leggere in modo nuovo e profondo la realtà e di
trasformarla; che la speranza cristiana allarga l'orizzonte limitato dell'uomo e
lo proietta verso la vera altezza del suo essere, verso Dio; che la carità nella
verità è la forza più efficace in grado di cambiare il mondo; che il Vangelo è
garanzia di libertà e messaggio di liberazione; che i principi fondamentali
della Dottrina sociale della Chiesa - quali la dignità della persona umana,
la sussidiarietà e la solidarietà - sono di grande attualità e valore per la
promozione di nuove vie di sviluppo al servizio di tutto l'uomo e di tutti gli
uomini. Compete ancora ai fedeli laici partecipare attivamente alla vita po-
litica, in modo sempre coerente con gli insegnamenti della Chiesa, condivi-
dendo ragioni ben fondate e grandi ideali nella dialettica democratica e nella
ricerca di un largo consenso con tutti coloro che hanno a cuore la difesa della
vita e della libertà, la custodia della verità e del bene della famiglia, la
1 Gaudium et spes, 76.