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infatti, godono di diritti e doveri non arbitrari, perché scaturiscono dalla
stessa natura umana, come afferma l'Enciclica Pacem in terris del beato Papa
Giovanni XXIII: « ogni essere umano è persona, cioè una natura dotata di
intelligenza e di volontà libera; e quindi è soggetto di diritti e di doveri che
scaturiscono immediatamente e simultaneamente dalla sua stessa natura:
diritti e doveri che sono perciò universali, inviolabili, inalienabili ».2 La re-
sponsabilità degli Stati e degli Organismi Internazionali, pertanto, si esplica
specialmente nell'impegno di incidere su questioni che, fatte salve le compe-
tenze del legislatore nazionale, coinvolgono l'intera famiglia dei popoli, ed
esigono una concertazione tra i Governi e gli Organismi più direttamente
interessati. Penso a problematiche quali l'ingresso o l'allontanamento forzato
dello straniero, la fruibilità dei beni della natura, della cultura e dell'arte,
della scienza e della tecnica, che a tutti deve essere accessibile. Non si deve
poi dimenticare l'importante ruolo di mediazione affinché le risoluzioni na-
zionali e internazionali, che promuovono il bene comune universale, trovino
accoglienza presso le istanze locali e si ripercuotano nella vita quotidiana.
In tale contesto, gli ordinamenti a livello nazionale e internazionale che
promuovono il bene comune ed il rispetto della persona incoraggiano la spe-
ranza e gli sforzi per il raggiungimento di un ordine sociale mondiale basato
sulla pace, sulla fraternità e sulla cooperazione di tutti, nonostante la fase
critica che le istituzioni internazionali stanno attraversando, impegnate a
risolvere le questioni cruciali della sicurezza e dello sviluppo, a beneficio di
tutti. È vero che, purtroppo, assistiamo al riemergere di istanze particolari-
stiche in alcune aree del mondo, ma è pure vero che ci sono latitanze ad
assumere responsabilità che dovrebbero essere condivise. Inoltre, non si è
ancora spento l'anelito di molti ad abbattere i muri che dividono e a stabilire
ampie intese, anche mediante disposizioni legislative e prassi amministrative
che favoriscano l'integrazione, il mutuo scambio e l'arricchimento reciproco.
In effetti, prospettive di convivenza tra i popoli possono essere offerte tra-
mite linee oculate e concertate per l'accoglienza e l'integrazione, consentendo
occasioni di ingresso nella legalità, favorendo il giusto diritto al ricongiungi-
mento familiare, all'asilo e al rifugio, compensando le necessarie misure re-
strittive e contrastando il deprecabile traffico di persone. Proprio qui le
diverse organizzazioni a carattere internazionale, in cooperazione tra di loro
e con gli Stati, possono fornire il loro peculiare apporto nel conciliare, con
2 N. 5.