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Acta Benedicti Pp. XVI 289
idea: completare l'ecclesiologia in modo teologico, ma proseguendo anche in
modo strutturale, cioè: accanto alla successione di Pietro, alla sua funzione
unica, definire meglio anche la funzione dei Vescovi, del Corpo episcopale. E,
per fare questo, è stata trovata la parola « collegialità », molto discussa, con
discussioni accanite, direi, anche un po' esagerate. Ma era la parola - forse ce
ne sarebbe anche un'altra, ma serviva questa - per esprimere che i Vescovi,
insieme, sono la continuazione dei Dodici, del Corpo degli Apostoli. Abbiamo
detto: solo un Vescovo, quello di Roma, è successore di un determinato
Apostolo, di Pietro. Tutti gli altri diventano successori degli Apostoli entran-
do nel Corpo che continua il Corpo degli Apostoli. Cosı̀ proprio il Corpo dei
Vescovi, il collegio, è la continuazione del Corpo dei Dodici, ed ha cosı̀ la sua
necessità, la sua funzione, i suoi diritti e doveri. Appariva a molti come una
lotta per il potere, e forse qualcuno anche ha pensato al suo potere, ma
sostanzialmente non si trattava di potere, ma della complementarietà dei
fattori e della completezza del Corpo della Chiesa con i Vescovi, successori
degli Apostoli, come elementi portanti; ed ognuno di loro è elemento portante
della Chiesa, insieme con questo grande Corpo.
Questi erano, diciamo, i due elementi fondamentali e, nella ricerca di una
visione teologica completa dell'ecclesiologia, nel frattempo, dopo gli anni '40,
negli anni '50, era già nata un po' di critica nel concetto di Corpo di Cristo:
«mistico » sarebbe troppo spirituale, troppo esclusivo; era stato messo in gioco
allora il concetto di « Popolo di Dio ». E il Concilio, giustamente, ha accettato
questo elemento, che nei Padri è considerato come espressione della continui-
tà tra Antico e Nuovo Testamento. Nel testo del Nuovo Testamento, la
parola «Laos tou Theou », corrispondente ai testi dell'Antico Testamento,
significa - mi sembra con solo due eccezioni - l'antico Popolo di Dio, gli
ebrei che, tra i popoli, « goim », del mondo, sono « il » Popolo di Dio. E gli altri,
noi pagani, non siamo di per sé il Popolo di Dio, diventiamo figli di Abramo, e
quindi Popolo di Dio entrando in comunione con il Cristo, che è l'unico seme
di Abramo. Ed entrando in comunione con Lui, essendo uno con Lui, siamo
anche noi Popolo di Dio. Cioè: il concetto « Popolo di Dio » implica continuità
dei Testamenti, continuità della storia di Dio con il mondo, con gli uomini,
ma implica anche l'elemento cristologico. Solo tramite la cristologia divenia-
mo Popolo di Dio e cosı̀ si combinano i due concetti. Ed il Concilio ha deciso
di creare una costruzione trinitaria dell'ecclesiologia: Popolo di Dio Padre,
Corpo di Cristo, Tempio dello Spirito Santo.