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Acta Francisci Pp. 537
e riconoscimenti, e lì ci sembra di stare sicuri? Cari fratelli vescovi, dove
poniamo la nostra sicurezza?
La testimonianza dell'Apostolo Pietro ci ricorda che il nostro vero ri-
fugio è la fiducia in Dio: essa allontana ogni paura e ci rende liberi da
ogni schiavitù e da ogni tentazione mondana. Oggi, il Vescovo di Roma e
gli altri Vescovi, specialmente i Metropoliti che hanno ricevuto il Pallio,
ci sentiamo interpellati dall'esempio di san Pietro a verificare la nostra
fiducia nel Signore.
Pietro ritrovò la fiducia quando Gesù per tre volte gli disse: « Pasci
le mie pecore ».3 E nello stesso tempo lui, Simone, confessò per tre volte
il suo amore per Gesù, riparando così al triplice rinnegamento avvenuto
durante la passione. Pietro sente ancora bruciare dentro di sé la ferita di
quella delusione data al suo Signore nella notte del tradimento. Ora che Lui
gli chiede: « Mi vuoi bene? », Pietro non si affida a sé stesso e alle proprie
forze, ma a Gesù e alla sua misericordia: « Signore tu conosci tutto; tu sai
che ti voglio bene ».4 E qui sparisce la paura, l'insicurezza, la pusillanimità.
Pietro ha sperimentato che la fedeltà di Dio è più grande delle nostre
infedeltà e più forte dei nostri rinnegamenti. Si rende conto che la fedeltà
del Signore allontana le nostre paure e supera ogni umana immaginazione.
Anche a noi, oggi, Gesù rivolge la domanda: « Mi ami tu? ». Lo fa proprio
perché conosce le nostre paure e le nostre fatiche. Pietro ci mostra la
strada: fidarsi di Lui, che « conosce tutto » di noi, confidando non sulla
nostra capacità di essergli fedeli, quanto sulla sua incrollabile fedeltà. Gesù
non ci abbandona mai, perché non può rinnegare se stesso.5 È fedele. La
fedeltà che Dio incessantemente conferma anche a noi Pastori, al di là dei
nostri meriti, è la fonte della nostra fiducia e della nostra pace. La fedeltà
del Signore nei nostri confronti tiene sempre acceso in noi il desiderio di
servirlo e di servire i fratelli nella carità.
L'amore di Gesù deve bastare a Pietro. Egli non deve cedere alla tenta-
zione della curiosità, dell'invidia, come quando, vedendo Giovanni lì vicino,
chiede a Gesù: « Signore, che cosa sarà di lui? ».6 Ma Gesù, di fronte a queste
3 Gv 21, 15. 16. 17. 4 Gv 21, 17. 5 Cfr 2 Tm 2, 13. 6 Gv 21, 21.