Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale138
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale140
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale142
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale144
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale146
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale148
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale150
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale152
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale154
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale156
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale158
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale160
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale162
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale164
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale166
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale168
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale170
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale172
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale174
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale176
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale178
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale180
Congregatio de Causis Sanctorum 181
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale182
Congregatio de Causis Sanctorum 183
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale184
Congregatio de Causis Sanctorum 185
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale186
Congregatio de Causis Sanctorum 187
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale188
Congregatio de Causis Sanctorum 189
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale190
Congregatio de Causis Sanctorum 191
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale192
Congregatio de Causis Sanctorum 193
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale194
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale196
Acta Benedicti Pp. XVI 143
HOMILIAE
I
Recurrente XVIII Internationali Die Infirmis dicato.*
Signori Cardinali,
venerati Fratelli nell'episcopato,
cari fratelli e sorelle!
I Vangeli, nelle sintetiche descrizioni della breve ma intensa vita pubblica
di Gesù, attestano che egli annuncia la Parola e opera guarigioni di malati,
segno per eccellenza della vicinanza del Regno di Dio. Ad esempio, Matteo
scrive: « Gesù percorreva tutta la Galilea, insegnando nelle loro sinagoghe,
annunciando il vangelo del Regno e guarendo ogni sorta di malattie e di
infermità nel popolo ».1 La Chiesa, cui è affidato il compito di prolungare nello
spazio e nel tempo la missione di Cristo, non può disattendere queste due
opere essenziali: evangelizzazione e cura dei malati nel corpo e nello spirito.
Dio, infatti, vuole guarire tutto l'uomo e nel Vangelo la guarigione del corpo è
segno del risanamento più profondo che è la remissione dei peccati.2 Non
meraviglia, dunque, che Maria, madre e modello della Chiesa, sia invocata
e venerata come « Salus infirmorum », « Salute dei malati ». Quale prima e
perfetta discepola del suo Figlio, Ella ha sempre mostrato, nell'accompagnare
il cammino della Chiesa, una speciale sollecitudine per i sofferenti. Ne danno
testimonianza le migliaia di persone che si recano nei santuari mariani per
invocare la Madre di Cristo e trovano in lei forza e sollievo. Il racconto
evangelico della Visitazione 3 ci mostra come la Vergine, dopo l'annuncio
dell'Angelo, non tenne per sé il dono ricevuto, ma partı̀ subito per andare
ad aiutare l'anziana cugina Elisabetta, che da sei mesi portava in grembo
Giovanni. Nel sostegno offerto da Maria a questa parente che vive, in età
avanzata, una situazione delicata come la gravidanza, vediamo prefigurata
tutta l'azione della Chiesa a sostegno della vita bisognosa di cura.
Il Pontificio Consiglio per la Pastorale della Salute, istituito 25 anni or
sono dal Venerabile Papa Giovanni Paolo II, è senza dubbio un'espressione
privilegiata di tale sollecitudine. Il pensiero va con riconoscenza al Cardinale
* Die 11 Februari 2010. 1 Mt 4, 23; cfr. 9, 35. 2 Cfr. Mc 2, 1-12. 3 Cfr. Lc 1, 39-56.