Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale312
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale314
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale316
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale318
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale320
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale322
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale324
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale326
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale328
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale330
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale332
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale334
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale336
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale338
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale340
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale342
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale344
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale346
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale350
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale352
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale354
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale356
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale358
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale360
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale362
Acta Benedicti Pp. XVI 317
sizione o confessione religiosa. Da Elisabetta di Turingia, Vincenzo de' Paoli,
Louise de Marillac, Camilo de Lellis fino a Madre Teresa - per ricordare
soltanto alcuni nomi - attraversa il mondo una scia luminosa di persone,
che ha origine nell'amore di Gesù per i sofferenti e i malati. Per questo
ringraziamo in quest'ora il Signore. Per questo ringraziamo tutti coloro
che, in virtù della fede e dell'amore, si mettono a fianco dei sofferenti, dando
con ciò, in definitiva, testimonianza della bontà propria di Dio. L'olio per
l'Unzione degli infermi è segno di quest'olio della bontà del cuore, che queste
persone - insieme con la loro competenza professionale - portano ai soffe-
renti. Senza parlare di Cristo, Lo manifestano.
Al terzo posto c'è infine il più nobile degli oli ecclesiali, il crisma, una
mistura di olio di oliva e profumi vegetali. È l'olio dell'unzione sacerdotale e
di quella regale, unzioni che si riallacciano alle grandi tradizioni d'unzione
dell'Antica Alleanza. Nella Chiesa quest'olio serve soprattutto per l'unzione
nella Confermazione e nelle Ordinazioni sacre. La liturgia di oggi collega con
quest'olio le parole di promessa del profeta Isaia: « Voi sarete chiamati "sa-
cerdoti del Signore", "ministri del nostro Dio" sarete detti ».4 Con ciò il pro-
feta riprende la grande parola di incarico e di promessa, che Dio aveva rivolto
a Israele presso il Sinai: « Voi sarete per me un regno di sacerdoti e una
nazione santa ».5 Nel vasto mondo e per il vasto mondo, che in gran parte
non conosceva Dio, Israele doveva essere come un santuario di Dio per la
totalità, doveva esercitare una funzione sacerdotale per il mondo. Doveva
portare il mondo verso Dio, aprirlo a Lui. San Pietro, nella sua grande cate-
chesi battesimale, ha applicato tale privilegio e tale incarico di Israele all'in-
tera comunità dei battezzati, proclamando: « Voi invece siete stirpe eletta,
sacerdozio regale, nazione santa, popolo che Dio si è acquistato perché pro-
clami le opere ammirevoli di lui, che vi ha chiamato dalle tenebre alla sua luce
meravigliosa. Un tempo voi eravate non-popolo, ora invece siete popolo di
Dio ».6 Battesimo e Confermazione costituiscono l'ingresso in questo popolo
di Dio, che abbraccia tutto il mondo; l'unzione nel Battesimo e nella Con-
fermazione è un'unzione che introduce in questo ministero sacerdotale per
l'umanità. I cristiani sono popolo sacerdotale per il mondo. I cristiani do-
vrebbero rendere visibile al mondo il Dio vivente, testimoniarLo e condurre a
Lui. Quando parliamo di questo nostro comune incarico, in quanto siamo
4 61, 6. 5 Es 19, 6. 6 1 Pt 2, 9s.