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Acta Francisci Pp. 405
Conosciamo queste parabole, tre in particolare: quelle della pecora smarrita
e della moneta perduta, e quella del padre e i due figli (cfr Lc 15, 1-32). In que-
ste parabole, Dio viene sempre presentato come colmo di gioia, soprattutto
quando perdona. In esse troviamo il nucleo del Vangelo e della nostra fede,
perché la misericordia è presentata come la forza che tutto vince, che riempie
il cuore di amore e che consola con il perdono.
Da un'altra parabola, inoltre, ricaviamo un insegnamento per il nostro
stile di vita cristiano. Provocato dalla domanda di Pietro su quante volte
fosse necessario perdonare, Gesù rispose: « Non ti dico fino a sette volte, ma
fino a settanta volte sette » ( Mt 18, 22), e raccontò la parabola del « servo
spietato ». Costui, chiamato dal padrone a restituire una grande somma, lo
supplica in ginocchio e il padrone gli condona il debito. Ma subito dopo
incontra un altro servo come lui che gli era debitore di pochi centesimi, il
quale lo supplica in ginocchio di avere pietà, ma lui si rifiuta e lo fa im-
prigionare. Allora il padrone, venuto a conoscenza del fatto, si adira molto
e richiamato quel servo gli dice: « Non dovevi anche tu aver pietà del tuo
compagno, così come io ho avuto pietà di te? » ( Mt 18, 33). E Gesù concluse:
« Così anche il Padre mio celeste farà con voi se non perdonerete di cuore,
ciascuno al proprio fratello » ( Mt 18, 35).
La parabola contiene un profondo insegnamento per ciascuno di noi.
Gesù afferma che la misericordia non è solo l'agire del Padre, ma diventa
il criterio per capire chi sono i suoi veri figli. Insomma, siamo chiamati a
vivere di misericordia, perché a noi per primi è stata usata misericordia.
Il perdono delle offese diventa l'espressione più evidente dell'amore mi-
sericordioso e per noi cristiani è un imperativo da cui non possiamo pre-
scindere. Come sembra difficile tante volte perdonare! Eppure, il perdono
è lo strumento posto nelle nostre fragili mani per raggiungere la serenità
del cuore. Lasciar cadere il rancore, la rabbia, la violenza e la vendetta
sono condizioni necessarie per vivere felici. Accogliamo quindi l'esortazione
dell'apostolo: « Non tramonti il sole sopra la vostra ira » ( Ef 4, 26). E so-
prattutto ascoltiamo la parola di Gesù che ha posto la misericordia come
un ideale di vita e come criterio di credibilità per la nostra fede: « Beati i
misericordiosi, perché troveranno misericordia » ( Mt 5, 7) è la beatitudine
a cui ispirarsi con particolare impegno in questo Anno Santo.
Come si nota, la misericordia nella Sacra Scrittura è la parola-chiave
per indicare l'agire di Dio verso di noi. Egli non si limita ad affermare