Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale138
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale140
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale142
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale144
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale146
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Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale154
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale156
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale158
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale160
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale162
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Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale170
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale172
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale174
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale176
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale178
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale180
Congregatio de Causis Sanctorum 181
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale182
Congregatio de Causis Sanctorum 183
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale184
Congregatio de Causis Sanctorum 185
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale186
Congregatio de Causis Sanctorum 187
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale188
Congregatio de Causis Sanctorum 189
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale190
Congregatio de Causis Sanctorum 191
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale192
Congregatio de Causis Sanctorum 193
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale194
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale196
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale148
E cosı̀ appare il secondo significato: il vino è simbolo, è espressione della
gioia dell'amore. Il Signore ha creato il suo popolo per trovare la risposta del
suo amore e cosı̀ questa immagine della vite, della vigna, ha un significato
sponsale, è espressione del fatto che Dio cerca l'amore della sua creatura,
vuole entrare in una relazione d'amore, in una relazione sponsale con il mon-
do tramite il popolo da lui eletto.
Ma poi la storia concreta è una storia di infedeltà: invece di uva preziosa,
vengono prodotte solo piccole « cose immangiabili », non giunge la risposta di
questo grande amore, non nasce questa unità, questa unione senza condizioni
tra uomo e Dio, nella comunione dell'amore. L'uomo si ritira in se stesso,
vuole avere se stesso solo per sé, vuole avere Dio per sé, vuole avere il mondo
per sé. E cosı̀, la vigna viene devastata, il cinghiale del bosco, tutti i nemici
vengono, e la vigna diventa un deserto.
Ma Dio non si arrende: Dio trova un nuovo modo per arrivare ad un
amore libero, irrevocabile, al frutto di tale amore, alla vera uva: Dio si fa
uomo, e cosı̀ diventa Egli stesso radice della vite, diventa Egli stesso la vite, e
cosı̀ la vite diviene indistruttibile. Questo popolo di Dio non può essere di-
strutto, perché Dio stesso vi è entrato, si è impiantato in questa terra. Il
nuovo popolo di Dio è realmente fondato in Dio stesso, che si fa uomo e cosı̀ ci
chiama ad essere in Lui la nuova vite e ci chiama a stare, a rimanere in Lui.
Teniamo presente, inoltre, che, nel capitolo 6 del Vangelo di Giovanni,
troviamo il discorso sul pane, che diventa il grande discorso sul mistero
eucaristico. In questo capitolo 15 abbiamo il discorso sul vino: il Signore
non parla esplicitamente dell'Eucaristia, ma, naturalmente, dietro il mistero
del vino sta la realtà che Egli si è fatto frutto e vino per noi, che il suo sangue
è il frutto dell'amore che nasce dalla terra per sempre e, nell'Eucaristia, il suo
sangue diventa il nostro sangue, noi diventiamo nuovi, riceviamo una nuova
identità, perché il sangue di Cristo diventa il nostro sangue. Cosı̀ siamo im-
parentati con Dio nel Figlio e, nell'Eucaristia, diventa realtà questa grande
realtà della vite nella quale noi siamo rami uniti con il Figlio e cosı̀ uniti con
l'amore eterno.
« Rimanete »: rimanere in questo grande mistero, rimanere in questo nuo-
vo dono del Signore, che ci ha reso popolo in se stesso, nel suo Corpo e col suo
Sangue. Mi sembra che dobbiamo meditare molto questo mistero, cioè che
Dio stesso si fa Corpo, uno con noi; Sangue, uno con noi; che possiamo
rimanere - rimanendo in questo mistero - nella comunione con Dio stesso,
in questa grande storia di amore, che è la storia della vera felicità. Meditando