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trinseca della creazione come la creazione è il presupposto esteriore dell'al-
leanza. Dio ha fatto il mondo, perché ci sia un luogo dove Egli possa comu-
nicare il suo amore e dal quale la risposta d'amore ritorni a Lui. Davanti a
Dio, il cuore dell'uomo che gli risponde è più grande e più importante del-
l'intero immenso cosmo materiale che, certamente, ci lascia intravedere qual-
cosa della grandezza di Dio. A Pasqua e dall'esperienza pasquale dei cristiani,
però, dobbiamo ora fare ancora un ulteriore passo. Il Sabato è il settimo
giorno della settimana. Dopo sei giorni, in cui l'uomo partecipa, in un certo
senso, al lavoro della creazione di Dio, il Sabato è il giorno del riposo. Ma
nella Chiesa nascente è successo qualcosa di inaudito: al posto del Sabato, del
settimo giorno, subentra il primo giorno. Come giorno dell'assemblea liturgi-
ca, esso è il giorno dell'incontro con Dio mediante Gesù Cristo, il quale nel
primo giorno, la Domenica, ha incontrato i suoi come Risorto dopo che essi
avevano trovato vuoto il sepolcro. La struttura della settimana è ora capo-
volta. Essa non è più diretta verso il settimo giorno, per partecipare in esso al
riposo di Dio. Essa inizia con il primo giorno come giorno dell'incontro con il
Risorto. Questo incontro avviene sempre nuovamente nella celebrazione del-
l'Eucaristia, in cui il Signore entra di nuovo in mezzo ai suoi e si dona a loro,
si lascia, per cosı̀ dire, toccare da loro, si mette a tavola con loro. Questo
cambiamento è un fatto straordinario, se si considera che il Sabato, il settimo
giorno come giorno dell'incontro con Dio, è profondamente radicato nell'An-
tico Testamento. Se teniamo presente quanto il corso dal lavoro verso il
giorno del riposo corrisponda anche ad una logica naturale, la drammaticità
di tale svolta diventa ancora più evidente. Questo processo rivoluzionario,
che si è verificato subito all'inizio dello sviluppo della Chiesa, è spiegabile
soltanto col fatto che in tale giorno era successo qualcosa di inaudito. Il primo
giorno della settimana era il terzo giorno dopo la morte di Gesù. Era il giorno
in cui Egli si era mostrato ai suoi come il Risorto. Questo incontro, infatti,
aveva in sé qualcosa di sconvolgente. Il mondo era cambiato. Colui che era
morto viveva di una vita, che non era più minacciata da alcuna morte. Si era
inaugurata una nuova forma di vita, una nuova dimensione della creazione.
Il primo giorno, secondo il racconto della Genesi, è il giorno in cui prende
inizio la creazione. Ora esso era diventato in un modo nuovo il giorno della
creazione, era diventato il giorno della nuova creazione. Noi celebriamo il
primo giorno. Con ciò celebriamo Dio, il Creatore, e la sua creazione. Sı̀, credo
in Dio, Creatore del cielo e della terra. E celebriamo il Dio che si è fatto uomo,
ha patito, è morto ed è stato sepolto ed è risorto. Celebriamo la vittoria