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di ogni buon israelita conforme ai comandamenti dati da Dio. Questa visio-
ne, tuttavia, ha portato non poche volte a cadere nel legalismo, mistificando
il senso originario e oscurando il valore profondo che la giustizia possiede.
Per superare la prospettiva legalista, bisognerebbe ricordare che nella Sacra
Scrittura la giustizia è concepita essenzialmente come un abbandonarsi fidu-
cioso alla volontà di Dio.
Da parte sua, Gesù parla più volte dell'importanza della fede, piuttosto
che dell'osservanza della legge. È in questo senso che dobbiamo comprendere
le sue parole quando, trovandosi a tavola con Matteo e altri pubblicani e
peccatori, dice ai farisei che lo contestavano: « Andate e imparate che cosa
vuol dire: Misericordia io voglio e non sacrifici. Io non sono venuto infatti
a chiamare i giusti, ma i peccatori » ( Mt 9, 13). Davanti alla visione di una
giustizia come mera osservanza della legge, che giudica dividendo le persone
in giusti e peccatori, Gesù punta a mostrare il grande dono della miseri-
cordia che ricerca i peccatori per offrire loro il perdono e la salvezza. Si
comprende perché, a causa di questa sua visione così liberatrice e fonte di
rinnovamento, Gesù sia stato rifiutato dai farisei e dai dottori della legge.
Questi per essere fedeli alla legge ponevano solo pesi sulle spalle delle per-
sone, vanificando però la misericordia del Padre. Il richiamo all'osservanza
della legge non può ostacolare l'attenzione per le necessità che toccano la
dignità delle persone.
Il richiamo che Gesù fa al testo del profeta Osea - « voglio l'amore e
non il sacrificio » (6, 6) - è molto significativo in proposito. Gesù afferma
che d'ora in avanti la regola di vita dei suoi discepoli dovrà essere quel-
la che prevede il primato della misericordia, come Lui stesso testimonia,
condividendo il pasto con i peccatori. La misericordia, ancora una volta,
viene rivelata come dimensione fondamentale della missione di Gesù. Essa
è una vera sfida dinanzi ai suoi interlocutori che si fermavano al rispetto
formale della legge. Gesù, invece, va oltre la legge; la sua condivisione con
quelli che la legge considerava peccatori fa comprendere fin dove arriva
la sua misericordia.
Anche l'apostolo Paolo ha fatto un percorso simile. Prima di incontra-
re Cristo sulla via di Damasco, la sua vita era dedicata a perseguire in
maniera irreprensibile la giustizia della legge (cfr Fil 3, 6). La conversione
a Cristo lo portò a ribaltare la sua visione, a tal punto che nella Lettera
ai Galati afferma: « Abbiamo creduto anche noi in Cristo Gesù per essere