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Congregatio de Causis Sanctorum 183
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servano di ispirazione ed incoraggiamento per nuove iniziative; e il progetto
« La famiglia risorsa per la società », con cui si intende porre in evidenza
presso l'opinione pubblica i benefici che la famiglia reca alla società, alla
sua coesione ed al suo sviluppo.
Un altro importante impegno del Dicastero è l'elaborazione di un Vade-
mecum per la preparazione al Matrimonio. Il mio amato Predecessore, il
venerabile Giovanni Paolo II, nell'Esortazione apostolica Familiaris consortio
affermava che tale preparazione è « più che mai necessaria ai giorni nostri » e
« comporta tre principali momenti: uno remoto, uno prossimo e uno imme-
diato ».1 Riferendosi a tali indicazioni, il Dicastero si propone di delineare
convenientemente la fisionomia delle tre tappe dell'itinerario per la forma-
zione e la risposta alla vocazione coniugale. La preparazione remota riguarda
i bambini, gli adolescenti e i giovani. Essa coinvolge la famiglia, la parrocchia
e la scuola, luoghi nei quali si viene educati a comprendere la vita come
vocazione all'amore, che si specifica, poi, nelle modalità del matrimonio e
della verginità per il Regno dei Cieli, ma è sempre vocazione all'amore. In
questa tappa, inoltre, dovrà progressivamente emergere il significato della
sessualità come capacità di relazione e positiva energia da integrare nell'a-
more autentico. La preparazione prossima riguarda i fidanzati e dovrebbe
configurarsi come un itinerario di fede e di vita cristiana, che conduca ad una
conoscenza approfondita del mistero di Cristo e della Chiesa, dei significati di
grazia e di responsabilità del matrimonio.2 La durata e le modalità di attua-
zione saranno necessariamente diverse secondo le situazioni, le possibilità e i
bisogni. Ma è auspicabile che si offra un percorso di catechesi e di esperienze
vissute nella comunità cristiana, che preveda gli interventi del sacerdote e di
vari esperti, come pure la presenza di animatori, l'accompagnamento di qual-
che coppia esemplare di sposi cristiani, il dialogo di coppia e di gruppo e un
clima di amicizia e di preghiera. Occorre, inoltre, porre particolare cura per-
ché in tale occasione i fidanzati ravvivino il proprio rapporto personale con il
Signore Gesù, specialmente ascoltando la Parola di Dio, accostandosi ai Sa-
cramenti e soprattutto partecipando all'Eucaristia. Solo ponendo Cristo al
centro dell'esistenza personale e di coppia è possibile vivere l'amore autentico
e donarlo agli altri: « Chi rimane in me, e io in lui, porta molto frutto, perché
senza di me non potete far nulla » ci ricorda Gesù.3 La preparazione imme-
1 N. 66. 2 Cfr. ibid. 3 Gv 15, 5.