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fine della giornata non avrebbero portato a casa niente per sfamare i loro
figli. Ecco, quanti sono responsabili della pastorale possono trovare un
bell'esempio in questa parabola. Uscire in diverse ore del giorno per andare
ad incontrare quanti sono in ricerca del Signore. Raggiungere i più deboli
e i più disagiati per dare loro il sostegno di sentirsi utili nella vigna del
Signore, fosse anche per un'ora soltanto.
Un altro aspetto: non rincorriamo, per favore, la voce delle sirene che
chiamano a fare della pastorale una convulsa serie di iniziative, senza riu-
scire a cogliere l'essenziale dell'impegno di evangelizzazione. A volte sembra
che siamo più preoccupati di moltiplicare le attività piuttosto che essere
attenti alle persone e al loro incontro con Dio. Una pastorale che non ha
questa attenzione diventa poco alla volta sterile. Non dimentichiamo di fare
come Gesù con i suoi discepoli: dopo che questi erano andati nei villaggi
per portare l'annuncio del Vangelo, ritornarono contenti per i loro successi;
ma Gesù li prende in disparte, in un luogo solitario per stare un po' insie-
me con loro.8 Una pastorale senza preghiera e contemplazione non potrà
mai raggiungere il cuore delle persone. Si fermerà alla superficie senza
consentire che il seme della Parola di Dio possa attecchire, germogliare,
crescere e portare frutto.9
So che tutti voi lavorate molto, e per questo voglio lasciarvi un'ultima
parola importante: pazienza. Pazienza e perseveranza. Il Verbo di Dio è
entrato in « pazienza » nel momento dell'Incarnazione, e così, fino alla mor-
te in Croce. Pazienza e perseveranza. Non abbiamo la « bacchetta magica »
per tutto, ma possediamo la fiducia nel Signore che ci accompagna e non
ci abbandona mai. Nelle difficoltà come nelle delusioni che sono presenti
non di rado nel nostro lavoro pastorale, abbiamo bisogno di non venire
mai meno nella fiducia nel Signore e nella preghiera che la sostiene. Non
dimentichiamo, comunque, che l'aiuto ci viene dato, in primo luogo, proprio
da quanti sono da noi avvicinati e sostenuti. Facciamo il bene, ma senza
aspettarci la ricompensa. Seminiamo e diamo testimonianza. La testimo-
nianza è l'inizio di un'evangelizzazione che tocca il cuore e lo trasforma.
Le parole senza testimonianza non vanno, non servono! La testimonianza
è quella che porta e dà validità alla parola.
8 Cfr Mc 6, 31. 9 Cfr Mt 13, 1-23.