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Congregatio de Causis Sanctorum 183
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Congregatio de Causis Sanctorum 189
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Congregatio de Causis Sanctorum 193
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Ma l'Autore della Lettera agli Ebrei ha scoperto una citazione che fino a
quel momento non era stata notata: Salmo 110, 4 - « tu sei sacerdote secondo
l'ordine di Melchisedek ». Ciò significa che Gesù non solo adempie la promessa
davidica, l'aspettativa del vero Re di Israele e del mondo, ma realizza anche
la promessa del vero Sacerdote. In parte dell'Antico Testamento, soprattutto
anche in Qumran, vi sono due linee separate di attesa: il Re e il Sacerdote.
L'Autore della Lettera agli Ebrei, scoprendo questo versetto, ha capito che
in Cristo sono unite le due promesse: Cristo è il vero Re, il Figlio di Dio
- secondo il Salmo 2, 7 che egli cita - ma è anche il vero Sacerdote.
Cosı̀ tutto il mondo cultuale, tutta la realtà dei sacrifici, del sacerdozio,
che è alla ricerca del vero sacerdozio, del vero sacrificio, trova in Cristo la sua
chiave, il suo adempimento e, con questa chiave, può rileggere l'Antico Te-
stamento e mostrare come proprio anche la legge cultuale, che dopo la di-
struzione del Tempio è abolita, in realtà andava verso Cristo; quindi, non è
semplicemente abolita, ma rinnovata, trasformata, poiché in Cristo tutto
trova il suo senso. Il sacerdozio appare allora nella sua purezza e nella sua
verità profonda.
In questo modo, la Lettera agli Ebrei presenta il tema del sacerdozio di
Cristo, Cristo sacerdote, su tre livelli: il sacerdozio di Aronne, quello del
Tempio; Melchisedek; e Cristo stesso, come il vero sacerdote. Anche il sacer-
dozio di Aronne, pur essendo differente da quello di Cristo, pur essendo, per
cosı̀ dire, solo una ricerca, un camminare in direzione di Cristo, comunque è
« via » verso Cristo, e già in questo sacerdozio si delineano gli elementi essen-
ziali. Poi Melchisedek - ritorneremo su questo punto - che è un pagano. Il
mondo pagano entra nell'Antico Testamento, entra in una figura misteriosa,
senza padre, senza madre - dice la Lettera agli Ebrei -, appare semplice-
mente, e in lui appare la vera venerazione del Dio Altissimo, del Creatore del
cielo e della terra. Cosı̀ anche dal mondo pagano viene l'attesa e la prefigu-
razione profonda del mistero di Cristo. In Cristo stesso tutto è sintetizzato,
purificato e guidato al suo termine, alla sua vera essenza.
Vediamo ora i singoli elementi, per quanto è possibile, circa il sacerdozio.
Dalla Legge, dal sacerdozio di Aronne impariamo due cose, ci dice l'autore
della Lettera agli Ebrei: un sacerdote per essere realmente mediatore tra Dio
e l'uomo, deve essere uomo. Questo è fondamentale e il Figlio di Dio si è fatto
uomo proprio per essere sacerdote, per poter realizzare la missione del sacer-
dote. Deve essere uomo - ritorneremo su questo punto -, ma non può da se
stesso farsi mediatore verso Dio. Il sacerdote ha bisogno di un'autorizzazione,