Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale138
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale140
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale142
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale144
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale146
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale148
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale150
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale152
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale154
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale156
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale158
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale160
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale162
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale164
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale166
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale168
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale170
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale172
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale174
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale176
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale178
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale180
Congregatio de Causis Sanctorum 181
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale182
Congregatio de Causis Sanctorum 183
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale184
Congregatio de Causis Sanctorum 185
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale186
Congregatio de Causis Sanctorum 187
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale188
Congregatio de Causis Sanctorum 189
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale190
Congregatio de Causis Sanctorum 191
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale192
Congregatio de Causis Sanctorum 193
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale194
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale196
Acta Benedicti Pp. XVI 169
« passione » del suo tempo, della sua parrocchia, delle persone a lui affidate.
Cosı̀ Cristo ha mostrato il vero umanesimo. Certo il suo cuore è sempre fisso in
Dio, vede sempre Dio, intimamente è sempre in colloquio con Lui, ma Egli
porta, nello stesso tempo, tutto l'essere, tutta la sofferenza umana entra nella
Passione. Parlando, vedendo gli uomini che sono piccoli, senza pastore, Egli
soffre con loro e noi sacerdoti non possiamo ritirarci in un Elysium, ma siamo
immersi nella passione di questo mondo e dobbiamo, con l'aiuto di Cristo e in
comunione con Lui, cercare di trasformarlo, di portarlo verso Dio.
Proprio questo va detto, con il seguente testo realmente stimolante: « pre-
ghiere e suppliche offrı̀ con forti grida e lacrime ».3 Questo non è solo un
accenno all'ora dell'angoscia sul Monte degli Ulivi, ma è un riassunto di tutta
la storia della passione, che abbraccia l'intera vita di Gesù. Lacrime: Gesù
piangeva davanti alla tomba di Lazzaro, era realmente toccato interiormente
dal mistero della morte, dal terrore della morte. Persone perdono il fratello,
come in questo caso, la mamma e il figlio, l'amico: tutta la terribilità della
morte, che distrugge l'amore, che distrugge le relazioni, che è un segno della
nostra finitezza, della nostra povertà. Gesù è messo alla prova e si confronta
fino nel profondo della sua anima con questo mistero, con questa tristezza che
è la morte, e piange. Piange davanti a Gerusalemme, vedendo la distruzione
della bella città a causa della disobbedienza; piange vedendo tutte le distru-
zioni della storia nel mondo; piange vedendo come gli uomini distruggono se
stessi e le loro città nella violenza, nella disobbedienza.
Gesù piange, con forti grida. Sappiamo dai Vangeli che Gesù ha gridato
dalla Croce, ha gridato: « Dio mio, perché mi hai abbandonato? »,4 e ha gridato
ancora una volta alla fine. E questo grido risponde ad una dimensione fon-
damentale dei Salmi: nei momenti terribili della vita umana, molti Salmi sono
un forte grido a Dio: « Aiutaci, ascoltaci! ». Proprio oggi, nel Breviario, abbia-
mo pregato in questo senso: Dove sei tu Dio? « Siamo venduti come pecore da
macello ».5 Un grido dell'umanità sofferente! E Gesù, che è il vero soggetto dei
Salmi, porta realmente questo grido dell'umanità a Dio, alle orecchie di Dio:
« Aiutaci e ascoltaci! ». Egli trasforma tutta la sofferenza umana, prendendola
in se stesso, in un grido alle orecchie di Dio.
E cosı̀ vediamo che proprio in questo modo realizza il sacerdozio, la fun-
zione del mediatore, trasportando in sé, assumendo in sé la sofferenza e la
3 Eb 5, 7. 4 Mc 15, 34; cfr. Mt 27, 46. 5 Sal 44, 12.