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e culture. A tal fine non può bastare la semplice tolleranza, che apre la
strada al rispetto delle diversità e avvia percorsi di condivisione tra per-
sone di origini e culture differenti. Qui si innesta la vocazione della Chiesa
a superare le frontiere e a favorire « il passaggio da un atteggiamento di
difesa e di paura, di disinteresse o di emarginazione ... ad un atteggiamento
che abbia alla base la 'cultura dell'incontro', l'unica capace di costruire un
mondo più giusto e fraterno ».7
I movimenti migratori hanno tuttavia assunto tali dimensioni che solo
una sistematica e fattiva collaborazione che coinvolga gli Stati e le Orga-
nizzazioni internazionali può essere in grado di regolarli efficacemente e di
gestirli. In effetti, le migrazioni interpellano tutti, non solo a causa dell'en-
tità del fenomeno, ma anche « per le problematiche sociali, economiche,
politiche, culturali e religiose che sollevano, per le sfide drammatiche che
pongono alle comunità nazionali e a quella internazionale ».8
Nell'agenda internazionale trovano posto frequenti dibattiti sull'oppor-
tunità, sui metodi e sulle normative per affrontare il fenomeno delle mi-
grazioni. Vi sono organismi e istituzioni, a livello internazionale, nazionale
e locale, che mettono il loro lavoro e le loro energie al servizio di quanti
cercano con l'emigrazione una vita migliore. Nonostante i loro generosi e
lodevoli sforzi, è necessaria un'azione più incisiva ed efficace, che si avvalga
di una rete universale di collaborazione, fondata sulla tutela della dignità
e della centralità di ogni persona umana. In tal modo, sarà più incisiva
la lotta contro il vergognoso e criminale traffico di esseri umani, contro
la violazione dei diritti fondamentali, contro tutte le forme di violenza, di
sopraffazione e di riduzione in schiavitù. Lavorare insieme, però, richiede
reciprocità e sinergia, con disponibilità e fiducia, ben sapendo che « nessun
Paese può affrontare da solo le difficoltà connesse a questo fenomeno, che
è così ampio da interessare ormai tutti i Continenti nel duplice movimento
di immigrazione e di emigrazione ».9
Alla globalizzazione del fenomeno migratorio occorre rispondere con la
globalizzazione della carità e della cooperazione, in modo da umanizzare le
condizioni dei migranti. Nel medesimo tempo, occorre intensificare gli sforzi
per creare le condizioni atte a garantire una progressiva diminuzione delle
7 Messaggio per la Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato 2014. 8 Benedetto XVI, Lett. Enc. Caritas in veritate, 29 giugno 2009, 62. 9 Messaggio per la Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato 2014.