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Sappiamo che l'abolizione storica della schiavitù come struttura sociale è
la conseguenza diretta del messaggio di libertà portato al mondo da Cristo
con la sua pienezza di grazia, verità e amore, con il suo programma delle
Beatitudini. La progressiva coscienza di questo messaggio nel corso della
storia è opera dello Spirito di Cristo e dei suoi doni partecipati ai suoi
santi e a tanti uomini e donne di buona volontà, che non si riconoscono in
una fede religiosa, ma si impegnano per migliorare la condizione umana.
Purtroppo, in un sistema economico globale dominato dal profitto, si
sono sviluppate nuove forme di schiavitù in certo modo peggiori e più
disumane di quelle del passato. Ancora di più oggi, quindi, seguendo il
messaggio di redenzione del Signore, siamo chiamati a denunciarle e a
combatterle. Innanzitutto, dobbiamo far prendere più consapevolezza di
questo nuovo male che, nel mondo globale, si vuole occultare perché scan-
daloso e « politicamente scorretto ». A nessuno piace riconoscere che nella
propria città, nel proprio quartiere pure, nella propria regione o nazione ci
sono nuove forme di schiavitù, mentre sappiamo che questa piaga riguar-
da quasi tutti i Paesi. Dobbiamo poi denunciare questo terribile flagello
nella sua gravità. Già Papa Benedetto XVI condannò senza mezzi termini
ogni violazione della pari dignità tra gli esseri umani.4 Da parte mia, ho
dichiarato più volte che queste nuove forme di schiavitù - traffico di esseri
umani, lavoro forzato, prostituzione, commercio di organi - « sono crimini
gravissimi, una piaga nel corpo dell'umanità contemporanea ».5 Tutta la
società è chiamata a crescere in questa consapevolezza, specialmente per
quanto riguarda la legislazione nazionale e internazionale, in modo da poter
assicurare i trafficanti alla giustizia e reimpiegare i loro ingiusti guadagni
per la riabilitazione delle vittime. Si dovrebbero cercare le modalità più
idonee per penalizzare quanti si rendono complici di questo mercato disu-
mano. Siamo chiamati a migliorare le modalità di riscatto e di inclusione
sociale delle vittime, aggiornando anche le normative sul diritto di asilo.
Deve aumentare la consapevolezza delle autorità civili circa la gravità di
tale tragedia, che costituisce un regresso dell'umanità. E tante volte - tante
volte! - queste nuove forme di schiavitù sono protette dalle istituzioni che
devono difendere la popolazione da questi crimini.
4 Cfr Discorso al neo-Ambasciatore della R.F. di Germania presso la Santa Sede, 7 nov. 2011. 5 Discorso alla II Conferenza Internazionale Combating Human Traffiking, 10 aprile 2014.