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gitale: la parzialità dell'interazione, la tendenza a comunicare solo alcune
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espressione, Gesù manifesta di essere venuto nel mondo per fare la volontà di
Colui che lo ha mandato, per compiere tutto ciò che il Padre gli chiede; è per
obbedire al Padre che Egli ha accettato di farsi uomo. Questo gesto rivela
anzitutto chi è Gesù: è il Figlio di Dio, vero Dio come il Padre; è Colui che « si
è abbassato » per farsi uno di noi, Colui che si è fatto uomo e ha accettato di
umiliarsi fino alla morte di croce.2 Il battesimo di Gesù, di cui oggi facciamo
memoria, si colloca in questa logica dell'umiltà e della solidarietà: è il gesto di
Colui che vuole farsi in tutto uno di noi e si mette realmente in fila con i
peccatori; Lui, che è senza peccato, si lascia trattare come peccatore,3 per
portare sulle sue spalle il peso della colpa dell'intera umanità, anche della
nostra colpa. È il « servo di Dio » di cui ci ha parlato il profeta Isaia nella
prima lettura.4 La sua umiltà è dettata dal voler stabilire una comunione
piena con l'umanità, dal desiderio di realizzare una vera solidarietà con l'uo-
mo e con la sua condizione. Il gesto di Gesù anticipa la Croce, l'accettazione
della morte per i peccati dell'uomo. Questo atto di abbassamento, con cui
Gesù vuole uniformarsi totalmente al disegno d'amore del Padre e confor-
marsi con noi, manifesta la piena sintonia di volontà e di intenti che vi è tra le
persone della Santissima Trinità. Per tale atto d'amore, lo Spirito di Dio si
manifesta e viene come una colomba sopra di Lui, e in quel momento l'amore
che unisce Gesù al Padre viene testimoniato a quanti assistono al battesimo
da una voce dall'alto che tutti odono. Il Padre manifesta apertamente agli
uomini, a noi, la comunione profonda che lo lega al Figlio: la voce che risuona
dall'alto attesta che Gesù è obbediente in tutto al Padre e che questa obbe-
dienza è espressione dell'amore che li unisce tra di loro. Perciò, il Padre ripone
il suo compiacimento in Gesù, perché riconosce nell'agire del Figlio il deside-
rio di seguire in tutto alla sua volontà: « Questi è il Figlio mio, l'amato: in lui
ho posto il mio compiacimento ».5 E questa parola del Padre allude anche, in
anticipo, alla vittoria della risurrezione e ci dice come dobbiamo vivere per
stare nel compiacimento del Padre, comportandoci come Gesù.
Cari genitori, il Battesimo che voi oggi chiedete per i vostri bambini,
li inserisce in questo scambio d'amore reciproco che vi è in Dio tra il Padre,
il Figlio e lo Spirito Santo; per questo gesto che sto per compiere, si riversa su
di loro l'amore di Dio, inondandoli dei suoi doni. Attraverso il lavacro del-
2 Cfr. Fil 2, 7. 3 Cfr. 2 Cor 5, 21. 4 Cfr. 42, 1. 5 Mt 3, 17.