alla Chiesa, fedeltà che avete manifestato « a volte anche a prezzo di gravi
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cogeretur sicut et, nervis oculariis praesertim a dextera parte laborans, fa-
Hoc autem decretum publici iuris fieri et in acta Congregationis de Causis
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Spirito, ma ha una struttura, la successione apostolica, cui spetta la respon-
sabilità di garantire il permanere della Chiesa nella verità donata da Cristo,
dalla quale viene anche la capacità dell'amore. [...] Gli Apostoli e i loro
successori sono pertanto i custodi e i testimoni autorevoli del deposito della
verità consegnato alla Chiesa, come sono anche i ministri della carità: due
aspetti che vanno insieme. [...] La verità e l'amore sono due volti dello stesso
dono, che viene da Dio e che grazie al ministero apostolico è custodito nella
Chiesa e ci raggiunge fino al nostro presente! ».30
Perciò il Concilio Vaticano II sottolinea che « il rispetto e l'amore devono
estendersi anche a coloro che pensano o agiscono diversamente da noi nelle
cose sociali, politiche e persino religiose, poiché quanto più con onestà e carità
saremo intimamente comprensivi verso il loro modo di pensare, tanto più
facilmente potremo instaurare il dialogo con loro ». Ma, ci ammonisce il me-
desimo Concilio, « questa carità e amabilità non devono in alcun modo ren-
derci indifferenti verso la verità e il bene ».31
Considerando « il disegno originario di Gesù »,32 risulta evidente che la
pretesa di alcuni organismi, voluti dallo Stato ed estranei alla struttura della
Chiesa, di porsi al di sopra dei Vescovi stessi e di guidare la vita della comu-
nità ecclesiale, non corrisponde alla dottrina cattolica, secondo la quale la
Chiesa è « apostolica », come ha ribadito anche il Concilio Vaticano II. La
Chiesa è apostolica « per la sua origine, essendo costruita sul "fondamento
degli Apostoli" (Ef 2, 20); per il suo insegnamento, che è quello stesso degli
Apostoli; per la sua struttura, in quanto istruita, santificata e governata, fino
al ritorno di Cristo, dagli Apostoli, grazie ai loro successori, i Vescovi, in
comunione con il successore di Pietro ».33 Pertanto, in ogni singola Chiesa
particolare, solo « il Vescovo diocesano pasce nel nome del Signore il gregge
a lui affidato come Pastore proprio, ordinario e immediato » 34 e, a livello
nazionale, soltanto una legittima Conferenza Episcopale può formulare orien-
tamenti pastorali, validi per l'intera comunità cattolica del Paese interessato.35
30 Benedetto XVI, Udienza Generale (mercoledı̀ 5 aprile 2006): L'Osservatore Romano, 6 aprile
2006, p. 4. 31 Cost. past. Gaudium et spes sulla Chiesa nel mondo contemporaneo, n. 28. 32 Benedetto XVI, Udienza Generale (mercoledı̀ 5 aprile 2006): L'Osservatore Romano, 6 aprile
2006, p. 4. 33 Compendio del Catechismo della Chiesa Cattolica, n. 174. Cfr Catechismo della Chiesa Catto-
lica, nn. 857 e 869. 34 Giovanni Paolo II, Lett. ap. Apostolos suos (21 maggio 1998), n. 10: AAS 90 (1998), 648. 35 Cfr C.I.C., can. 447.