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ci mostra la strada. Ed essere in comunione con Cristo è essere in un cammi-
no, salire con Cristo, è sequela di Cristo, è questa salita in alto, è seguire
l'archegos, colui che è già passato, che ci precede e ci mostra la strada.
Qui, evidentemente, è importante che ci venga detto dove arriva Cristo e
dove dobbiamo arrivare anche noi: hypsosen- in alto - salire alla destra del
Padre. Sequela di Cristo non è soltanto imitazione delle sue virtù, non è solo
vivere in questo mondo, per quanto ci è possibile, simili a Cristo, secondo la
sua parola, ma è un cammino che ha una meta. E la meta è la destra del
Padre. C'è questo cammino di Gesù, questa sequela di Gesù che termina alla
destra del Padre. All'orizzonte di tale sequela appartiene tutto il cammino di
Gesù, anche l'arrivare alla destra del Padre.
In questo senso la meta di questo cammino è la vita eterna alla destra del
Padre in comunione con Cristo. Noi oggi abbiamo spesso un po' paura di
parlare della vita eterna. Parliamo delle cose che sono utili per il mondo,
mostriamo che il Cristianesimo aiuta anche a migliorare il mondo, ma non
osiamo dire che la sua meta è la vita eterna e che da tale meta vengono poi i
criteri della vita. Dobbiamo capire di nuovo che il Cristianesimo rimane un
« frammento » se non pensiamo a questa meta, che vogliamo seguire l'archegos
all'altezza di Dio, alla gloria del Figlio che ci fa figli nel Figlio e dobbiamo di
nuovo riconoscere che solo nella grande prospettiva della vita eterna il Cri-
stianesimo rivela tutto il senso. Dobbiamo avere il coraggio, la gioia, la
grande speranza che la vita eterna c'è, è la vera vita e da questa vera vita
viene la luce che illumina anche questo mondo.
Se si può dire che, anche prescindendo dalla vita eterna, dal Cielo pro-
messo, è meglio vivere secondo i criteri cristiani, perché vivere secondo la
verità e l'amore, anche se sotto tante persecuzioni, è in sé stesso bene ed è
meglio di tutto il resto, è proprio questa volontà di vivere secondo la verità e
secondo l'amore che deve anche aprire a tutta la larghezza del progetto di Dio
con noi, al coraggio di avere già la gioia nell'attesa della vita eterna, della
salita seguendo il nostro archegos. E Soter è il Salvatore, che ci salva dall'i-
gnoranza, cerca le cose ultime. Il Salvatore ci salva dalla solitudine, ci salva
da un vuoto che rimane nella vita senza l'eternità, ci salva dandoci l'amore
nella sua pienezza. Egli è la guida. Cristo, l'archegos, ci salva dandoci la luce,
dandoci la verità, dandoci l'amore di Dio.