2 Acta Apostolicæ Sedis - Commentarium Officiale
4 Acta Apostolicæ Sedis - Commentarium Officiale
6 Acta Apostolicæ Sedis - Commentarium Officiale
8 Acta Apostolicæ Sedis - Commentarium Officiale
10 Acta Apostolicæ Sedis - Commentarium Officiale
12 Acta Apostolicæ Sedis - Commentarium Officiale
14 Acta Apostolicæ Sedis - Commentarium Officiale
16 Acta Apostolicæ Sedis - Commentarium Officiale
18 Acta Apostolicæ Sedis - Commentarium Officiale
20 Acta Apostolicæ Sedis - Commentarium Officiale
22 Acta Apostolicæ Sedis - Commentarium Officiale
24 Acta Apostolicæ Sedis - Commentarium Officiale
26 Acta Apostolicæ Sedis - Commentarium Officiale
28 Acta Apostolicæ Sedis - Commentarium Officiale
30 Acta Apostolicæ Sedis - Commentarium Officiale
32 Acta Apostolicæ Sedis - Commentarium Officiale
34 Acta Apostolicæ Sedis - Commentarium Officiale
36 Acta Apostolicæ Sedis - Commentarium Officiale
38 Acta Apostolicæ Sedis - Commentarium Officiale
40 Acta Apostolicæ Sedis - Commentarium Officiale
42 Acta Apostolicæ Sedis - Commentarium Officiale
Congregatio de Causis Sanctorum 43
44 Acta Apostolicæ Sedis - Commentarium Officiale
Congregatio de Causis Sanctorum 45
46 Acta Apostolicæ Sedis - Commentarium Officiale
Congregatio de Causis Sanctorum 47
48 Acta Apostolicæ Sedis - Commentarium Officiale
Congregatio de Causis Sanctorum 49
50 Acta Apostolicæ Sedis - Commentarium Officiale
Congregatio de Causis Sanctorum 51
52 Acta Apostolicæ Sedis - Commentarium Officiale
Congregatio de Causis Sanctorum 53
54 Acta Apostolicæ Sedis - Commentarium Officiale
Congregatio de Causis Sanctorum 55
56 Acta Apostolicæ Sedis - Commentarium Officiale
Congregatio de Causis Sanctorum 57
58 Acta Apostolicæ Sedis - Commentarium Officiale
Acta Francisci Pp. 19
NUNTII
I
Occasione XXII Diei Mundialis Aegrotis dicati.
Fede e carità: « Anche noi dobbiamo dare la vita per i fratelli » ( 1 Gv 3, 16)
Cari fratelli e sorelle,
1. In occasione della XXII Giornata Mondiale del Malato, che quest'anno
ha come tema Fede e carità: « Anche noi dobbiamo dare la vita per i fratelli »1
, mi rivolgo in modo particolare alle persone ammalate e a tutti coloro che
prestano loro assistenza e cura . La Chiesa riconosce in voi, cari ammalati,
una speciale presenza di Cristo sofferente. È così: accanto, anzi, dentro la
nostra sofferenza c'è quella di Gesù, che ne porta insieme a noi il peso e
ne rivela il senso. Quando il Figlio di Dio è salito sulla croce ha distrutto la
solitudine della sofferenza e ne ha illuminato l'oscurità. Siamo posti in tal
modo dinanzi al mistero dell'amore di Dio per noi, che ci infonde speranza
e coraggio: speranza, perché nel disegno d'amore di Dio anche la notte del
dolore si apre alla luce pasquale; e coraggio, per affrontare ogni avversità
in sua compagnia, uniti a Lui.
2. Il Figlio di Dio fatto uomo non ha tolto dall'esperienza umana la
malattia e la sofferenza, ma, assumendole in sé, le ha trasformate e ridi-
mensionate. Ridimensionate, perché non hanno più l'ultima parola, che
invece è la vita nuova in pienezza; trasformate, perché in unione a Cristo
da negative possono diventare positive. Gesù è la via, e con il suo Spirito
possiamo seguirlo. Come il Padre ha donato il Figlio per amore, e il Figlio
ha donato se stesso per lo stesso amore, anche noi possiamo amare gli
altri come Dio ha amato noi, dando la vita per i fratelli. La fede nel Dio
buono diventa bontà, la fede nel Cristo Crocifisso diventa forza di amare
fino alla fine e anche i nemici. La prova della fede autentica in Cristo è il
dono di sé, il diffondersi dell'amore per il prossimo, specialmente per chi
non lo merita, per chi soffre, per chi è emarginato.
1 1 Gv 3, 16.