alla Chiesa, fedeltà che avete manifestato « a volte anche a prezzo di gravi
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cogeretur sicut et, nervis oculariis praesertim a dextera parte laborans, fa-
Hoc autem decretum publici iuris fieri et in acta Congregationis de Causis
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passato, hanno testimoniato un amore indefettibile alla Chiesa, anche con il
dono della propria vita per essa e per Cristo?
Sacerdoti carissimi! Voi che sopportate « il peso della giornata e il caldo »
(Mt 20, 12), che avete messo mano all'aratro e non vi volgete indietro (cfr
Lc 9, 62), pensate a quei luoghi, dove i fedeli attendono con ansia un sacer-
dote e dove da molti anni, sentendo la sua mancanza, non cessano di auspi-
carne la presenza. So bene che in mezzo a voi ci sono confratelli che hanno
dovuto far fronte a tempi e a situazioni difficili, assumendo posizioni non
sempre condivisibili da un punto di vista ecclesiale, e che, malgrado tutto,
desiderano tornare nella piena comunione della Chiesa. Nello spirito di quella
profonda riconciliazione, alla quale il mio venerato Predecessore ha invitato
ripetutamente la Chiesa in Cina,49 mi rivolgo ai Vescovi che sono in comu-
nione con il Successore di Pietro, affinché con animo paterno valutino caso
per caso e diano una giusta risposta a tale desiderio, ricorrendo - se neces-
sario - alla Sede Apostolica. E, quale segno di questa auspicata riconcilia-
zione, penso che non ci sia gesto più significativo che quello di rinnovare
comunitariamente - in occasione della giornata sacerdotale del Giovedı̀
Santo, come avviene nella Chiesa universale, oppure in altra circostanza
che sarà considerata più opportuna - la professione di fede, a testimonianza
della piena comunione raggiunta, a edificazione del Popolo santo di Dio
affidato alla vostra cura pastorale, e a lode della Santissima Trinità.
Sono consapevole poi che anche in Cina, come nel resto della Chiesa,
emerge la necessità di un'adeguata formazione permanente del clero. Di qui
nasce l'invito, rivolto a voi Vescovi come responsabili delle comunità eccle-
siali, a pensare specialmente al giovane clero che è sempre più sottoposto a
nuove sfide pastorali, connesse con le esigenze del compito di evangelizzare
una società cosı̀ complessa com'è la società cinese attuale. Ce lo ricordava il
Papa Giovanni Paolo II: la formazione permanente dei sacerdoti « è un'esi-
genza intrinseca al dono e al ministero sacramentale ricevuto e si rivela
necessaria in ogni tempo. Oggi però risulta essere particolarmente urgente,
non solo per il rapido mutarsi delle condizioni sociali e culturali degli uomini e
dei popoli entro cui si svolge il ministero presbiterale, ma anche per quella
"nuova evangelizzazione" che costituisce il compito essenziale e indilaziona-
bile della Chiesa alla fine del secondo millennio ».50
49 Cfr Giovanni Paolo II, Messaggio La memoria liturgica alla Chiesa che è in Cina nel 70o
anniversario dell'ordinazione a Roma del primo gruppo di Vescovi cinesi e nel 50o anniversario
dell'istituzione della Gerarchia ecclesiastica in Cina (3 dicembre 1996), n. 4: AAS 89 (1997), 256. 50 Esort. ap. post-sinodale Pastores dabo vobis (25 marzo 1992), n. 70: AAS 84 (1992), 782.