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gitale: la parzialità dell'interazione, la tendenza a comunicare solo alcune
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Congregatio pro Doctrina Fidei 129
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Congregatio de Causis Sanctorum 141
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cerimonia nuziale. Lo ius connubii, infatti, si riferisce al diritto di celebrare un
autentico matrimonio. Non si negherebbe, quindi, lo ius connubii laddove
fosse evidente che non sussistono le premesse per il suo esercizio, se mancasse,
cioè, palesemente la capacità richiesta per sposarsi, oppure la volontà si
ponesse un obiettivo che è in contrasto con la realtà naturale del matrimonio.
A questo proposito vorrei ribadire quanto ho scritto dopo il Sinodo dei
Vescovi sull'Eucaristia: «Data la complessità del contesto culturale in cui
vive la Chiesa in molti Paesi, il Sinodo ha, poi, raccomandato di avere la
massima cura pastorale nella formazione dei nubendi e nella previa verifica
delle loro convinzioni circa gli impegni irrinunciabili per la validità del sa-
cramento del Matrimonio. Un serio discernimento a questo riguardo potrà
evitare che impulsi emotivi o ragioni superficiali inducano i due giovani ad
assumere responsabilità che non sapranno poi onorare.7 Troppo grande è il
bene che la Chiesa e l'intera società s'attendono dal matrimonio e dalla fami-
glia su di esso fondata per non impegnarsi a fondo in questo specifico ambito
pastorale. Matrimonio e famiglia sono istituzioni che devono essere promosse
e difese da ogni possibile equivoco sulla loro verità, perché ogni danno
arrecato ad esse è di fatto una ferita che si arreca alla convivenza umana
come tale ».8
La preparazione al matrimonio, nelle sue varie fasi descritte dal Papa
Giovanni Paolo II nell'Esortazione apostolica Familiaris consortio, ha certa-
mente delle finalità che trascendono la dimensione giuridica, poiché il suo
orizzonte è costituito dal bene integrale, umano e cristiano, dei coniugi e dei
loro futuri figli,9 volto in definitiva alla santità della loro vita.10 Non bisogna
mai dimenticare, tuttavia, che l'obiettivo immediato di tale preparazione è
quello di promuovere la libera celebrazione di un vero matrimonio, la costi-
tuzione cioè di un vincolo di giustizia ed amore tra i coniugi, con le caratteri-
stiche dell'unità ed indissolubilità, ordinato al bene dei coniugi e alla pro-
creazione ed educazione della prole, e che tra battezzati costituisce uno dei
sacramenti della Nuova Alleanza. Con ciò non viene rivolto alla coppia un
messaggio ideologico estrinseco, né tanto meno viene imposto un modello
culturale; piuttosto, i fidanzati vengono posti in grado di scoprire la verità
7 Cfr. Propositio 40. 8 Esort. ap. postsinodale Sacramentum caritatis, 22 febbraio 2007, n. 29: AAS 99 [2007],
p. 130. 9 Cfr. n. 66: AAS 73 [1981], pp. 159-162. 10 Cfr. CIC, can. 1063, n. 2.