2 Acta Apostolicæ Sedis - Commentarium Officiale
4 Acta Apostolicæ Sedis - Commentarium Officiale
6 Acta Apostolicæ Sedis - Commentarium Officiale
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28 Acta Apostolicæ Sedis - Commentarium Officiale
30 Acta Apostolicæ Sedis - Commentarium Officiale
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38 Acta Apostolicæ Sedis - Commentarium Officiale
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44 Acta Apostolicæ Sedis - Commentarium Officiale
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48 Acta Apostolicæ Sedis - Commentarium Officiale
Congregatio de Causis Sanctorum 49
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Congregatio de Causis Sanctorum 57
58 Acta Apostolicæ Sedis - Commentarium Officiale
Acta Francisci Pp. 25
« E voi siete tutti fratelli » ( Mt 23,8)
3. Sorge spontanea la domanda: gli uomini e le donne di questo mondo
potranno mai corrispondere pienamente all'anelito di fraternità, impresso in
loro da Dio Padre? Riusciranno con le loro sole forze a vincere l'indifferenza,
l'egoismo e l'odio, ad accettare le legittime differenze che caratterizzano i
fratelli e le sorelle?
Parafrasando le sue parole, potremmo così sintetizzare la risposta che
ci dà il Signore Gesù: poiché vi è un solo Padre, che è Dio, voi siete tutti
fratelli.10 La radice della fraternità è contenuta nella paternità di Dio. Non
si tratta di una paternità generica, indistinta e storicamente inefficace,
bensì dell'amore personale, puntuale e straordinariamente concreto di Dio
per ciascun uomo.11 Una paternità, dunque, efficacemente generatrice di
fraternità, perché l'amore di Dio, quando è accolto, diventa il più formidabile
agente di trasformazione dell'esistenza e dei rapporti con l'altro, aprendo
gli uomini alla solidarietà e alla condivisione operosa.
In particolare, la fraternità umana è rigenerata in e da Gesù Cristo con
la sua morte e risurrezione. La croce è il « luogo » definitivo di fondazione
della fraternità, che gli uomini non sono in grado di generare da soli. Gesù
Cristo, che ha assunto la natura umana per redimerla, amando il Padre
fino alla morte e alla morte di croce,12 mediante la sua risurrezione ci co-
stituisce come umanità nuova, in piena comunione con la volontà di Dio,
con il suo progetto, che comprende la piena realizzazione della vocazione
alla fraternità.
Gesù riprende dal principio il progetto del Padre, riconoscendogli il
primato su ogni cosa. Ma il Cristo, con il suo abbandono alla morte per
amore del Padre, diventa principio nuovo e definitivo di tutti noi, chiamati
a riconoscerci in Lui come fratelli perché figli dello stesso Padre. Egli è
l'Alleanza stessa, lo spazio personale della riconciliazione dell'uomo con Dio
e dei fratelli tra loro. Nella morte in croce di Gesù c'è anche il superamen-
to della separazione tra popoli, tra il popolo dell'Alleanza e il popolo dei
Gentili, privo di speranza perché fino a quel momento rimasto estraneo ai
patti della Promessa. Come si legge nella Lettera agli Efesini, Gesù Cristo
10 Cfr Mt 23, 8-9. 11 Cfr Mt 6, 25-30. 12 Cfr Fil 2, 8.