2 Acta Apostolicæ Sedis - Commentarium Officiale
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Acta Francisci Pp. 27
popoli deboli; il dovere di carità universale, che implica la promozione di un
mondo più umano per tutti, un mondo nel quale tutti abbiano qualcosa da
dare e da ricevere, senza che il progresso degli uni costituisca un ostacolo
allo sviluppo degli altri.17
Così, se si considera la pace come opus solidaritatis, allo stesso modo,
non si può pensare che la fraternità non ne sia il fondamento precipuo. La
pace, afferma Giovanni Paolo II, è un bene indivisibile. O è bene di tutti o
non lo è di nessuno. Essa può essere realmente conquistata e fruita, come
miglior qualità della vita e come sviluppo più umano e sostenibile, solo se
si attiva, da parte di tutti, « una determinazione ferma e perseverante di
impegnarsi per il bene comune ».18 Ciò implica di non farsi guidare dalla
« brama del profitto » e dalla « sete del potere ». Occorre avere la disponibilità
a « "perdersi" a favore dell'altro invece di sfruttarlo, e a "servirlo" invece
di opprimerlo per il proprio tornaconto. […] L'"altro" - persona, popolo
o Nazione - [non va visto] come uno strumento qualsiasi, per sfruttare a
basso costo la sua capacità di lavoro e la resistenza fisica, abbandonandolo
poi quando non serve più, ma come un nostro "simile", un "aiuto" ».19
La solidarietà cristiana presuppone che il prossimo sia amato non solo
come « un essere umano con i suoi diritti e la sua fondamentale eguaglian-
za davanti a tutti, ma [come] viva immagine di Dio Padre, riscattata dal
sangue di Gesù Cristo e posta sotto l'azione permanente dello Spirito San-
to »,20 come un altro fratello. « Allora la coscienza della paternità comune
di Dio, della fraternità di tutti gli uomini in Cristo, "figli nel Figlio", della
presenza e dell'azione vivificante dello Spirito Santo, conferirà - rammenta
Giovanni Paolo II - al nostro sguardo sul mondo come un nuovo criterio
per interpretarlo »,21 per trasformarlo.
Fraternità, premessa per sconfiggere la povertà
5. Nella Caritas in veritate il mio Predecessore ricordava al mondo come
la mancanza di fraternità tra i popoli e gli uomini sia una causa impor-
tante della povertà.22 In molte società sperimentiamo una profonda povertà
17 Cfr ibid., 44: AAS 59 (1967), 279. 18 Lett. enc. Sollicitudo rei socialis (30 dicembre 1987), 38: AAS 80 (1988), 566. 19 Ibid., 38-39: AAS 80 (1988), 566-567. 20 Ibid., 40: AAS 80 (1988), 569. 21 Ibid. 22 Cfr Lett. enc. Caritas in veritate (29 giugno 2009), 19: : AAS 101 (2009), 654-655.