2 Acta Apostolicæ Sedis - Commentarium Officiale
4 Acta Apostolicæ Sedis - Commentarium Officiale
6 Acta Apostolicæ Sedis - Commentarium Officiale
8 Acta Apostolicæ Sedis - Commentarium Officiale
10 Acta Apostolicæ Sedis - Commentarium Officiale
12 Acta Apostolicæ Sedis - Commentarium Officiale
14 Acta Apostolicæ Sedis - Commentarium Officiale
16 Acta Apostolicæ Sedis - Commentarium Officiale
18 Acta Apostolicæ Sedis - Commentarium Officiale
20 Acta Apostolicæ Sedis - Commentarium Officiale
22 Acta Apostolicæ Sedis - Commentarium Officiale
24 Acta Apostolicæ Sedis - Commentarium Officiale
26 Acta Apostolicæ Sedis - Commentarium Officiale
28 Acta Apostolicæ Sedis - Commentarium Officiale
30 Acta Apostolicæ Sedis - Commentarium Officiale
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44 Acta Apostolicæ Sedis - Commentarium Officiale
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Congregatio de Causis Sanctorum 57
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Acta Francisci Pp. 35
III
Urbi et Orbi in Sollemnitate Nativitatis Domini.*
« Gloria a Dio nel più alto dei cieli
e sulla terra pace agli uomini, che egli ama » ( Lc 2, 14).
Cari fratelli e sorelle di Roma e del mondo intero, buongiorno e buon
Natale!
Faccio mio il canto degli angeli, che apparvero ai pastori di Betlemme
nella notte in cui nacque Gesù. Un canto che unisce cielo e terra, rivolgen-
do al cielo la lode e la gloria, e alla terra degli uomini l'augurio di pace.
Invito tutti ad unirsi a questo canto: questo canto è per ogni uomo e
donna che veglia nella notte, che spera in un mondo migliore, che si prende
cura degli altri cercando di fare umilmente il proprio dovere.
Gloria a Dio!
A questo prima di tutto ci chiama il Natale: a dare gloria a Dio, perché
è buono, è fedele, è misericordioso. In questo giorno auguro a tutti di rico-
noscere il vero volto di Dio, il Padre che ci ha donato Gesù. Auguro a tutti
di sentire che Dio è vicino, di stare alla sua presenza, di amarlo, di adorarlo.
E ognuno di noi possa dare gloria a Dio soprattutto con la vita, con una
vita spesa per amore suo e dei fratelli.
Pace agli uomini.
La vera pace - noi lo sappiamo - non è un equilibrio tra forze con-
trarie. Non è una bella « facciata », dietro alla quale ci sono contrasti e
divisioni. La pace è un impegno di tutti i giorni, ma, la pace è artigiana-
le, che si porta avanti a partire dal dono di Dio, dalla sua grazia che ci
ha dato in Gesù Cristo. Guardando il Bambino nel presepe, Bambino di
pace, pensiamo ai bambini che sono le vittime più fragili delle guerre, ma
pensiamo anche agli anziani, alle donne maltrattate, ai malati… Le guerre
spezzano e feriscono tante vite! Troppe ne ha spezzate negli ultimi tempi
il conflitto in Siria, fomentando odio e vendetta. Continuiamo a pregare
il Signore perché risparmi all'amato popolo siriano nuove sofferenze e le
parti in conflitto mettano fine ad ogni violenza e garantiscano l'accesso
agli aiuti umanitari. Abbiamo visto quanto è potente la preghiera! E sono
contento che oggi si uniscano a questa nostra implorazione per la pace
* Die 25 Decembris 2013.