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NUNTIUS
Nuntius Urbi et Orbi in Sollemnitate Resurrectionis Domini.
«Contemus Domino: gloriose enim magnificatus est ».
« Cantiamo al Signore: è veramente glorioso! » (Liturgia delle Ore, Pasqua,
Ufficio di Lettura, Ant. 1)
Cari fratelli e sorelle!
Vi reco l'annuncio della Pasqua con queste parole della Liturgia, che
riecheggiano l'antichissimo inno di lode degli ebrei dopo il passaggio del
Mar Rosso. Narra il Libro dell'Esodo 1 che quando ebbero attraversato il mare
all'asciutto e videro gli egiziani sommersi dalle acque, Miriam - la sorella di
Mosè e di Aronne - e le altre donne intonarono danzando questo canto di
esultanza: « Cantate al Signore, / perché ha mirabilmente trionfato: / cavallo e
cavaliere / ha gettato nel mare! ». I cristiani, in tutto il mondo, ripetono
questo cantico nella Veglia pasquale, ed una speciale preghiera ne spiega il
significato; una preghiera che ora, nella piena luce della Risurrezione, con
gioia facciamo nostra: « O Dio, anche ai nostri tempi vediamo risplendere i
tuoi antichi prodigi: ciò che facesti con la tua mano potente per liberare un
solo popolo dall'oppressione del faraone, ora lo compi attraverso l'acqua del
Battesimo per la salvezza di tutti i popoli; concedi che l'umanità intera sia
accolta tra i figli di Abramo e partecipi alla dignità del popolo eletto ».
Il Vangelo ci ha rivelato il compimento delle antiche figure: con la sua
morte e risurrezione, Gesù Cristo ha liberato l'uomo dalla schiavitù radicale,
quella del peccato, e gli ha aperto la strada verso la vera Terra promessa, il
Regno di Dio, Regno universale di giustizia, di amore e di pace. Questo
« esodo » avviene prima di tutto dentro l'uomo stesso, e consiste in una nuova
nascita nello Spirito Santo, effetto del Battesimo che Cristo ci ha donato
proprio nel mistero pasquale. L'uomo vecchio lascia il posto all'uomo nuovo;
la vita di prima è alle spalle, si può camminare in una vita nuova.2 Ma
l'« esodo » spirituale è principio di una liberazione integrale, capace di rinno-
vare ogni dimensione umana, personale e sociale.
1 Cfr. 15, 19-21. 2 Cfr. Rm 6, 4.