alla Chiesa, fedeltà che avete manifestato « a volte anche a prezzo di gravi
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cogeretur sicut et, nervis oculariis praesertim a dextera parte laborans, fa-
Hoc autem decretum publici iuris fieri et in acta Congregationis de Causis
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Acta Benedicti Pp. XVI 593
una convivenza amichevole, nel rispetto reciproco ed in una collaborazione
costruttiva.
4. Rivolgiamo, pertanto, questo appello a tutti quelli che, ovunque, nel
mondo, alzano la mano contro i propri fratelli, esortandoli con fermezza a
deporre le armi e ad operare perché siano sanate le ferite causate dalla guerra.
Li invitiamo, inoltre, ad adoperarsi affinché i diritti umani siano difesi sem-
pre, in ogni Nazione: il rispetto dell'uomo, immagine di Dio, è, infatti, per
tutti un dovere fondamentale. Cosı̀ pure, fra i diritti umani da tutelare, va
annoverato come primario quello della libertà di religione. Non rispettarlo
costituisce una gravissima offesa alla dignità dell'uomo, che viene colpito
nell'intimo del cuore dove abita Dio. E cosı̀ profanare, distruggere e saccheg-
giare i luoghi di culto di qualsiasi religione, rappresenta un atto contro l'u-
manità e la civiltà dei popoli.
5. Non abbiamo mancato di riflettere su una nuova opportunità che si
apre per un più intenso contatto ed una più concreta collaborazione fra le
nostre Chiese. Avanza, infatti, la costruzione dell'Unione Europea, e cattolici
e ortodossi sono chiamati a contribuire a creare un clima di amicizia e di
cooperazione. In un tempo di crescente secolarizzazione e di relativismo,
cattolici e ortodossi in Europa sono chiamati a offrire una rinnovata testi-
monianza comune sui valori etici pronti sempre a dare ragione della loro fede
in Gesù Cristo Signore e Salvatore. L'Unione Europea, che non potrà limi-
tarsi a una cooperazione meramente economica, necessita di solide basi cul-
turali, di condivisi riferimenti etici e di apertura alla dimensione religiosa.
Occorre vivificare le radici cristiane dell'Europa, che hanno reso grande la sua
civiltà nei secoli, e riconoscere che la tradizione cristiana occidentale e quella
orientale hanno, in questo senso, un compito comune importante da svolgere.
6. Nel nostro incontro quindi abbiamo considerato il lungo cammino sto-
rico delle nostre Chiese e la grande tradizione che, partendo dall'annuncio dei
primi discepoli giunti a Cipro da Gerusalemme, dopo la persecuzione contro
Stefano e ripercorrendo il viaggio di Paolo dalle coste di Cipro a Roma, come
ci narrano gli Atti degli Apostoli,3 giunge fino ai giorni nostri. Il ricco patri-
monio di fede e la solida tradizione cristiana delle nostre terre, devono spin-
gere cattolici ed ortodossi ad un rinnovato slancio nell'annunciare il Vangelo
3 Cfr At 11, 19; 27, 4ss.