alla Chiesa, fedeltà che avete manifestato « a volte anche a prezzo di gravi
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cogeretur sicut et, nervis oculariis praesertim a dextera parte laborans, fa-
Hoc autem decretum publici iuris fieri et in acta Congregationis de Causis
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al nostro tempo, per essere fedeli alla nostra vocazione cristiana e nel rispon-
dere alle esigenze del mondo d'oggi.
7. Seria preoccupazione suscita il modo in cui vengono affrontate le que-
stioni concernenti la bioetica. C'è infatti il rischio che certe tecniche applicate
alla genetica, intenzionalmente concepite per sopperire a legittime necessità,
vadano di fatto ad intaccare la dignità dell'uomo, creato ad immagine di Dio.
Lo sfruttamento dell'essere umano, le sperimentazioni abusive, gli esperimen-
ti di una genetica che non rispetta i valori etici arrecano offesa alla vita,
attentano all'incolumità e alla dignità di ogni persona umana e non possono
né devono essere giustificati o permessi in nessun momento della sua esistenza.
8. Al tempo stesso, queste considerazioni etiche e la condivisa preoccupa-
zione per la vita umana ci conducono a invitare quelle Nazioni, che, con la
grazia di Dio hanno conseguito significativi progressi nel campo dell'econo-
mia e della tecnologia, a non dimenticare i loro fratelli che abitano nei Paesi
colpiti dalla povertà, dalla fame e dalle malattie. Invitiamo, pertanto, i re-
sponsabili delle Nazioni a favorire e promuovere una giusta ripartizione delle
risorse della terra, in spirito di solidarietà con i poveri e con tutti gli indigenti
del mondo.
9. Altrettanto concordi si sono rivelate le nostre preoccupazioni per il
rischio della distruzione del creato. L'uomo l'ha ricevuto perché con esso
possa realizzare il disegno di Dio. Erigendo, però, se stesso a centro dell'uni-
verso, dimenticando il mandato del Creatore e chiudendosi in un'egoistica
ricerca del proprio benessere, l'essere umano ha gestito l'ambiente in cui vive
operando scelte che mettono a rischio la sua stessa esistenza, mentre esso
esige rispetto e tutela da parte di tutti quelli che l'abitano.
10. Insieme rivolgiamo la nostra preghiera al Signore della storia, perché
rafforzi la testimonianza delle nostre Chiese affinché l'annuncio di salvezza
del Vangelo raggiunga le nuove generazioni e sia luce per tutti gli uomini. A
questo scopo affidiamo i nostri desideri e i nostri impegni alla Theotokos, alla
Madre di Dio Odigitria, che indica la via verso il Signore Nostro Gesù Cristo.
Dal Vaticano, 16 giugno 2007.
CHRYSOSTOMOS II BENEDICTUS XVI