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Nella forza di Gesù risorto, in Africa si ponga fine ai conflitti che
continuano a provocare distruzione e sofferenze e si raggiunga quella pace
e quella riconciliazione che sono garanzie di sviluppo. In particolare, affido al
Signore il futuro della Repubblica Democratica del Congo, della Guinea e
della Nigeria.
Il Risorto sostenga i cristiani che, per la loro fede, soffrono la persecuzione
e persino la morte, come in Pakistan. Ai Paesi afflitti dal terrorismo e dalle
discriminazioni sociali o religiose, Egli conceda la forza di intraprendere per-
corsi di dialogo e di convivenza serena. Ai responsabili di tutte le Nazioni, la
Pasqua di Cristo rechi luce e forza, perché l'attività economica e finanziaria
sia finalmente impostata secondo criteri di verità, di giustizia e di aiuto
fraterno. La potenza salvifica della risurrezione di Cristo investa tutta l'u-
manità, affinché essa superi le molteplici e tragiche espressioni di una « cul-
tura di morte » che tende a diffondersi, per edificare un futuro di amore e di
verità, in cui ogni vita umana sia rispettata ed accolta.
Cari fratelli e sorelle! La Pasqua non opera alcuna magia. Come al di là del
Mar Rosso gli ebrei trovarono il deserto, cosı̀ la Chiesa, dopo la Risurrezione,
trova sempre la storia con le sue gioie e le sue speranze, i suoi dolori e le sue
angosce. E tuttavia, questa storia è cambiata, è segnata da un'alleanza nuova
ed eterna, è realmente aperta al futuro. Per questo, salvati nella speranza,
proseguiamo il nostro pellegrinaggio, portando nel cuore il canto antico e
sempre nuovo: « Cantiamo al Signore: è veramente glorioso! ».