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car la seule et unique vérité est en Dieu. Dieu est la Vérité. De ce fait, aucune
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stile che rende possibile agire pastoralmente, ma anche perseguire un dialogo
profondo e proficuo con i vari ambiti della vita ecclesiale, con le associazioni, i
movimenti e con il variegato mondo del volontariato organizzato.
Ascoltare per conoscere, certo, ma insieme per farsi prossimo, per soste-
nere le comunità cristiane nel prendersi cura di chi necessita di sentire il
calore di Dio attraverso le mani aperte e disponibili dei discepoli di Gesù.
Questo è importante: che le persone sofferenti possano sentire il calore di Dio
e lo possano sentire tramite le nostre mani e i nostri cuori aperti. In questo
modo le Caritas devono essere come « sentinelle »,5 capaci di accorgersi e
di far accorgere, di anticipare e di prevenire, di sostenere e di proporre vie
di soluzione nel solco sicuro del Vangelo e della dottrina sociale della Chiesa.
L'individualismo dei nostri giorni, la presunta sufficienza della tecnica, il
relativismo che influenza tutti, chiedono di provocare persone e comunità
verso forme alte di ascolto, verso capacità di apertura dello sguardo e del
cuore sulle necessità e sulle risorse, verso forme comunitarie di discernimento
sul modo di essere e di porsi in un mondo in profondo cambiamento.
Scorrendo le pagine del Vangelo, restiamo colpiti dai gesti di Gesù: gesti
che trasmettono la Grazia, educativi alla fede e alla sequela; gesti di guari-
gione e di accoglienza, di misericordia e di speranza, di futuro e di compas-
sione; gesti che iniziano o perfezionano una chiamata a seguirlo e che sfociano
nel riconoscimento del Signore come unica ragione del presente e del futuro.
Quella dei gesti, dei segni è una modalità connaturata alla funzione pedago-
gica della Caritas. Attraverso i segni concreti, infatti, voi parlate, evangeliz-
zate, educate. Un'opera di carità parla di Dio, annuncia una speranza, induce
a porsi domande. Vi auguro di sapere coltivare al meglio la qualità delle opere
che avete saputo inventare. Rendetele, per cosı̀ dire, « parlanti », preoccupan-
dovi soprattutto della motivazione interiore che le anima, e della qualità
della testimonianza che da esse promana. Sono opere che nascono dalla fede.
Sono opere di Chiesa, espressione dell'attenzione verso chi fa più fatica. Sono
azioni pedagogiche, perché aiutano i più poveri a crescere nella loro dignità, le
comunità cristiane a camminare nella sequela di Cristo, la società civile ad
assumersi coscientemente i propri obblighi. Ricordiamo quanto insegna il
Concilio Vaticano II: « Siano anzitutto adempiuti gli obblighi di giustizia,
perché non avvenga che si offra come dono di carità ciò che è già dovuto a
titolo di giustizia ».6 L'umile e concreto servizio che la Chiesa offre non vuole
5 Cfr Is 21, 11-12. 6 Apostolicam actuositatem, 8.