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Congregatio de Causis Sanctorum 449
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Congregatio de Causis Sanctorum 451
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale452
Congregatio de Causis Sanctorum 453
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale454
Congregatio de Causis Sanctorum 455
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale456
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale458
Acta Benedicti Pp. XVI 415
HOMILIAE
I
In Vigilia Paschali.*
Cari fratelli e sorelle!
Pasqua è la festa della nuova creazione. Gesù è risorto e non muore più.
Ha sfondato la porta verso una nuova vita che non conosce più né malattia né
morte. Ha assunto l'uomo in Dio stesso. « Carne e sangue non possono eredi-
tare il regno di Dio », aveva detto Paolo nella Prima Lettera ai Corinzi.1 Lo
scrittore ecclesiastico Tertulliano, nel secolo III, in riferimento alla risurre-
zione di Cristo e alla nostra risurrezione aveva l'audacia di scrivere: « Abbiate
fiducia, carne e sangue, grazie a Cristo avete acquistato un posto nel Cielo e
nel regno di Dio ».2 Si è aperta una nuova dimensione per l'uomo. La creazione
è diventata più grande e più vasta. La Pasqua è il giorno di una nuova
creazione, ma proprio per questo la Chiesa comincia in tale giorno la liturgia
con l'antica creazione, affinché impariamo a capire bene quella nuova. Perciò
all'inizio della Liturgia della Parola nella Veglia pasquale c'è il racconto della
creazione del mondo. In relazione a questo, due cose sono particolarmente
importanti nel contesto della liturgia di questo giorno. In primo luogo, la
creazione viene presentata come una totalità della quale fa parte il fenomeno
del tempo. I sette giorni sono un'immagine di una totalità che si sviluppa nel
tempo. Sono ordinati in vista del settimo giorno, il giorno della libertà di
tutte le creature per Dio e delle une per le altre. La creazione è quindi
orientata verso la comunione tra Dio e creatura; essa esiste affinché ci sia
uno spazio di risposta alla grande gloria di Dio, un incontro di amore e di
libertà. In secondo luogo, del racconto della creazione la Chiesa, nella Veglia
pasquale, ascolta soprattutto la prima frase: « Dio disse: "Sia la luce!" ».3 Il
racconto della creazione, in modo simbolico, inizia con la creazione della luce.
Il sole e la luna vengono creati solo nel quarto giorno. Il racconto della
creazione li chiama fonti di luce, che Dio ha posto nel firmamento del cielo.
* Die 7 Aprilis 2012. 1 15, 50. 2 CCL II 994. 3 Gen 1, 3.