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è il fine del desiderio umano. Ora l'uomo desidera due cose principalmente: in
primo luogo quella conoscenza della verità che è propria della sua natura. In
secondo luogo la permanenza nell'essere, proprietà questa comune a tutte le
cose. In Cristo si trova l'una e l'altra... Se dunque cerchi per dove passare,
accogli Cristo perché egli è la via ».5 Il Vangelo della vita illumina allora il
cammino arduo dell'uomo, e davanti alla tentazione dell'autonomia assoluta,
ricorda che « la vita dell'uomo proviene da Dio, è suo dono, sua immagine e
impronta, partecipazione del suo soffio vitale ».6 Ed è proprio percorrendo il
sentiero della fede che l'uomo è messo in grado di scorgere nelle stesse realtà
di sofferenza e di morte, che attraversano la sua esistenza, una possibilità
autentica di bene e di vita. Nella Croce di Cristo riconosce l'Albero della vita,
rivelazione dell'amore appassionato di Dio per l'uomo. La cura di coloro che
soffrono è allora incontro quotidiano con il volto di Cristo, e la dedizione
dell'intelligenza e del cuore si fa segno della misericordia di Dio e della sua
vittoria sulla morte.
Vissuta nella sua integralità, la ricerca è illuminata da scienza e fede, e da
queste due « ali » trae impulso e slancio, senza mai perdere la giusta umiltà, il
senso del proprio limite. In tal modo la ricerca di Dio diventa feconda per
l'intelligenza, fermento di cultura, promotrice di vero umanesimo, ricerca che
non si arresta alla superficie. Cari amici, lasciatevi sempre guidare dalla
sapienza che viene dall'alto, da un sapere illuminato dalla fede, ricordando
che la sapienza esige la passione e la fatica della ricerca.
Si inserisce qui il compito insostituibile dell'Università Cattolica, luogo in
cui la relazione educativa è posta a servizio della persona nella costruzione di
una qualificata competenza scientifica, radicata in un patrimonio di saperi
che il volgere delle generazioni ha distillato in sapienza di vita; luogo in cui la
relazione di cura non è mestiere, ma missione; dove la carità del Buon Sama-
ritano è la prima cattedra e il volto dell'uomo sofferente il Volto stesso di
Cristo: « l'avete fatto a me ». L'Università Cattolica del Sacro Cuore, nel la-
voro quotidiano di ricerca, di insegnamento e di studio, vive in questa traditio
che esprime il proprio potenziale di innovazione: nessun progresso, tantome-
no sul piano culturale, si nutre di mera ripetizione, ma esige un sempre nuovo
inizio. Richiede inoltre quella disponibilità al confronto e al dialogo che apre
l'intelligenza e testimonia la ricca fecondità del patrimonio della fede. Si dà
forma cosı̀ a una solida struttura di personalità, dove l'identità cristiana
5 Esposizioni su Giovanni, cap. 14, lectio 2. 6 Giovanni Paolo II, Evangelium vitae, 39.