Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale400
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Congregatio de Causis Sanctorum 449
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Congregatio de Causis Sanctorum 453
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Congregatio de Causis Sanctorum 455
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Acta Benedicti Pp. XVI 431
soltanto il muro della morte a ostacolarla, ma più ancora sono le punte
acuminate dell'invidia e dell'orgoglio, della menzogna e della violenza. Gesù
è passato attraverso questo intreccio mortale, per aprirci il passaggio verso il
Regno della vita. C'è stato un momento in cui Gesù appariva sconfitto: le
tenebre avevano invaso la terra, il silenzio di Dio era totale, la speranza una
parola che sembrava ormai vana.
Ed ecco, all'alba del giorno dopo il sabato, il sepolcro viene trovato vuoto.
Poi Gesù si mostra alla Maddalena, alle altre donne, ai discepoli. La fede
rinasce più viva e più forte che mai, ormai invincibile, perché fondata su
un'esperienza decisiva: « Morte e vita si sono affrontate / in un prodigioso
duello. / Il Signore della vita era morto, / ma ora, vivo, trionfa ». I segni della
risurrezione attestano la vittoria della vita sulla morte, dell'amore sull'odio,
della misericordia sulla vendetta: « La tomba del Cristo vivente, / la gloria del
Cristo risorto, / e gli angeli suoi testimoni, / il sudario e le sue vesti ».
Cari fratelli e sorelle! Se Gesù è risorto, allora - e solo allora - è avve-
nuto qualcosa di veramente nuovo, che cambia la condizione dell'uomo e del
mondo. Allora Lui, Gesù, è qualcuno di cui ci possiamo fidare in modo asso-
luto, e non soltanto confidare nel suo messaggio, ma proprio in Lui, perché il
Risorto non appartiene al passato, ma è presente oggi, vivo. Cristo è speranza
e conforto in modo particolare per le comunità cristiane che maggiormente
sono provate a causa della fede da discriminazioni e persecuzioni. Ed è pre-
sente come forza di speranza mediante la sua Chiesa, vicino ad ogni situazio-
ne umana di sofferenza e di ingiustizia.
Cristo Risorto doni speranza al Medio Oriente, affinché tutte le compo-
nenti etniche, culturali e religiose di quella Regione collaborino per il bene
comune ed il rispetto dei diritti umani. In Siria, in particolare, cessi lo spar-
gimento di sangue e si intraprenda senza indugio la via del rispetto, del
dialogo e della riconciliazione, come è auspicato pure dalla comunità interna-
zionale. I numerosi profughi, provenienti da quel Paese e bisognosi di assi-
stenza umanitaria, trovino l'accoglienza e la solidarietà che possano alleviare
le loro penose sofferenze. La vittoria pasquale incoraggi il popolo iracheno a
non risparmiare alcuno sforzo per avanzare nel cammino della stabilità e
dello sviluppo. In Terra Santa, Israeliani e Palestinesi riprendano con corag-
gio il processo di pace.
Il Signore, vittorioso sul male e sulla morte, sostenga le comunità cristiane
del Continente africano, dia loro speranza per affrontare le difficoltà, le renda
operatrici di pace e artefici dello sviluppo delle società a cui appartengono.