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Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale90
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale92
Acta Apostolicae Sedis - Conventio 93
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Acta Apostolicae Sedis - Conventio 95
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale96
Acta Apostolicae Sedis - Conventio 97
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Congregatio de Causis Sanctorum 109
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Acta Benedicti Pp. XVI 51
luogo che finora le spettava e la particolare dignità che le è propria. Bernheim
mostra come essa, da soggetto giuridico a sé stante, diventi ora necessaria-
mente un oggetto, a cui si ha diritto e che, come oggetto di un diritto, ci si
può procurare. Dove la libertà del fare diventa libertà di farsi da sé, si giunge
necessariamente a negare il Creatore stesso e con ciò, infine, anche l'uomo
quale creatura di Dio, quale immagine di Dio viene avvilito nell'essenza del
suo essere. Nella lotta per la famiglia è in gioco l'uomo stesso. E si rende
evidente che là dove Dio viene negato, si dissolve anche la dignità dell'uomo.
Chi difende Dio, difende l'uomo.
Con ciò vorrei giungere al secondo grande tema che, da Assisi fino al
Sinodo sulla Nuova Evangelizzazione, ha pervaso tutto l'anno che volge al
termine: la questione cioè del dialogo e dell'annuncio. Parliamo anzitutto del
dialogo. Vedo per la Chiesa nel nostro tempo soprattutto tre campi di dialogo
nei quali essa deve essere presente, nella lotta per l'uomo e per che cosa
significhi essere persona umana: il dialogo con gli Stati, il dialogo con la
società - in esso incluso il dialogo con le culture e con la scienza - e, infine,
il dialogo con le religioni. In tutti questi dialoghi, la Chiesa parla a partire da
quella luce che le offre la fede. Essa, però, incarna al tempo stesso la memoria
dell'umanità che, fin dagli inizi e attraverso i tempi, è memoria delle espe-
rienze e delle sofferenze dell'umanità, in cui la Chiesa ha imparato ciò che
significa essere uomini, sperimentandone il limite e la grandezza, le possibilità
e le limitazioni. La cultura dell'umano, di cui essa si fa garante, è nata e si è
sviluppata dall'incontro tra la rivelazione di Dio e l'esistenza umana. La
Chiesa rappresenta la memoria dell'essere uomini di fronte a una civiltà
dell'oblio, che ormai conosce soltanto se stessa e il proprio criterio di misure.
Ma come una persona senza memoria ha perso la propria identità, cosı̀ anche
un'umanità senza memoria perderebbe la propria identità. Ciò che, nell'in-
contro tra rivelazione ed esperienza umana, è stato mostrato alla Chiesa va,
certo, al di là dell'ambito della ragione, ma non costituisce un mondo parti-
colare che per il non credente sarebbe senza alcun interesse. Se l'uomo con il
proprio pensiero entra nella riflessione e nella comprensione di quelle cono-
scenze, esse allargano l'orizzonte della ragione e ciò riguarda anche coloro che
non riescono a condividere la fede della Chiesa. Nel dialogo con lo Stato e con
la società, la Chiesa certamente non ha soluzioni pronte per le singole que-
stioni. Insieme con le altre forze sociali, essa lotterà per le risposte che mag-
giormente corrispondano alla giusta misura dell'essere umano. Ciò che essa ha
individuato come valori fondamentali, costitutivi e non negoziabili dell'esi-