Tigiuanaënsem, Leonensem, Tulancingensem et Tuxtlensem dioeceses ad gra-
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale60
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale62
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale64
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale66
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale68
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale70
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale72
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale74
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale76
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale78
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale80
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale82
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale84
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale86
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale88
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale90
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale92
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale94
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale96
Congregatio pro Gentium Evangelizatione 97
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale98
Congregatio pro Gentium Evangelizatione 99
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale100
Acta Benedicti Pp. XVI 91
unicamente rispondente o no alla realizzazione delle aspirazioni soggettive di
ciascuna delle parti. In quest'ottica l'idea del «matrimonio in facto esse »
oscilla tra relazione meramente fattuale e facciata giuridico-positivistica,
trascurando la sua essenza di vincolo intrinseco di giustizia tra le persone
dell'uomo e della donna.
Il contributo dei tribunali ecclesiastici al superamento della crisi di senso
sul matrimonio, nella Chiesa e nella società civile, potrebbe sembrare ad
alcuni piuttosto secondario e di retroguardia. Tuttavia, proprio perché il
matrimonio ha una dimensione intrinsecamente giuridica, l'essere saggi e
convinti servitori della giustizia in questo delicato ed importantissimo campo
ha un valore di testimonianza molto significativo e di grande sostegno per
tutti. Voi, cari Prelati Uditori, siete impegnati su un fronte nel quale la
responsabilità per la verità si fa sentire in modo speciale ai nostri tempi.
Rimanendo fedeli al vostro compito, fate sı̀ che la vostra azione s'inserisca
armonicamente in una globale riscoperta della bellezza di quella « verità sul
matrimonio » - la verità del « principio » - che Gesù ci ha pienamente inse-
gnato e che lo Spirito Santo ci ricorda continuamente nell'oggi della Chiesa.
Sono queste, cari Prelati Uditori, Officiali e Collaboratori, le considera-
zioni che mi premeva proporre alla vostra attenzione, nella certezza di tro-
vare in voi giudici e magistrati pronti a condividere e a fare propria una
dottrina di tanta importanza e gravità. Esprimo a tutti e a ciascuno in
particolare il mio compiacimento, nella piena fiducia che il Tribunale Apo-
stolico della Rota Romana, efficace e autorevole manifestazione della sapien-
za giuridica della Chiesa, continuerà a svolgere con coerenza il proprio non
facile munus a servizio del disegno divino perseguito dal Creatore e dal Re-
dentore mediante l'istituzione matrimoniale. Invocando la divina assistenza
sulla vostra fatica, di cuore imparto a tutti una speciale Benedizione Apo-
stolica.