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Orientali.6 Esso è autentica profezia del Regno, segno della consacrazione con
cuore indiviso al Signore e alle « cose del Signore »,7 espressione del dono di sé a
Dio e agli altri.8
Quella del sacerdote è, pertanto, un'altissima vocazione, che rimane un
grande Mistero anche per quanti l'abbiamo ricevuta in dono. I nostri limiti e
le nostre debolezze devono indurci a vivere e a custodire con profonda fede
tale dono prezioso, con il quale Cristo ci ha configurati a Sé, rendendoci
partecipi della Sua Missione salvifica. Infatti, la comprensione del Sacerdozio
ministeriale è legata alla fede e domanda, in modo sempre più forte, una
radicale continuità tra la formazione seminaristica e quella permanente. La
vita profetica, senza compromessi, con la quale serviremo Dio e il mondo,
annunciando il Vangelo e celebrando i Sacramenti, favorirà l'avvento del
Regno di Dio già presente e la crescita del Popolo di Dio nella fede.
Carissimi sacerdoti, gli uomini e le donne del nostro tempo ci chiedono
soltanto di essere fino in fondo sacerdoti e nient'altro. I fedeli laici troveranno
in tante altre persone ciò di cui umanamente hanno bisogno, ma solo nel
sacerdote potranno trovare quella Parola di Dio che deve essere sempre sulle
sue labbra; 9 la Misericordia del Padre, abbondantemente e gratuitamente
elargita nel Sacramento della Riconciliazione; il Pane di Vita nuova, « vero
cibo dato agli uomini ».10 Chiediamo a Dio, per intercessione della Beata
Vergine Maria e di San Giovanni Maria Vianney, di poterLo ringraziare ogni
giorno per il grande dono della vocazione e di vivere con piena e gioiosa
fedeltà il nostro Sacerdozio. Grazie a tutti per questo incontro! Ben volentieri
imparto a ciascuno la Benedizione Apostolica.
6 Cfr. CCEO, can. 373. 7 1 Cor 7, 32. 8 Cfr. Catechismo della Chiesa Cattolica, n. 1579. 9 Cfr. Presbyterorum Ordinis, 4. 10 Cfr. Inno dell'Ufficio nella Solennità del Corpus Domini del Rito romano.