ACTA BENEDICTI PP. XVI

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 SECRETARIA STATUS

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 Acta Benedicti Pp. XVI 119

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 Acta Benedicti Pp. XVI 121

 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale122

 Acta Benedicti Pp. XVI 123

 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale124

 Acta Benedicti Pp. XVI 125

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 Congregatio pro Doctrina Fidei 127

 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale128

 Congregatio pro Doctrina Fidei 129

 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale130

 Congregatio pro Doctrina Fidei 131

 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale132

 Congregatio pro Doctrina Fidei 133

 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale134

 Congregatio pro Doctrina Fidei 135

 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale136

 Congregatio pro Doctrina Fidei 137

 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale138

 Congregatio pro Doctrina Fidei 139

 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale140

 Congregatio de Causis Sanctorum 141

 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale142

 Congregatio de Causis Sanctorum 143

 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale144

 Congregatio de Causis Sanctorum 145

 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale146

 Congregatio de Causis Sanctorum 147

 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale148

 Congregatio de Causis Sanctorum 149

 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale150

 Congregatio de Causis Sanctorum 151

 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale152

 Congregatio pro Episcopis 153

 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale154

 Diarium Romanae Curiae 155

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 Diarium Romanae Curiae 157

 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale158

Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale106

quale deve essere in armonia ogni norma per essere razionale e veramente

giuridica.

In tale prospettiva realistica, lo sforzo interpretativo, talvolta arduo,

acquista un senso e un obiettivo. L'uso dei mezzi interpretativi previsti dal

Codice di Diritto Canonico nel canone 17, a cominciare dal « significato pro-

prio delle parole considerato nel testo e nel contesto », non è più un mero

esercizio logico. Si tratta di un compito che è vivificato da un autentico

contatto con la realtà complessiva della Chiesa, che consente di penetrare

nel vero senso della lettera della legge. Accade allora qualcosa di simile a

quanto ho detto a proposito del processo interiore di Sant'Agostino nell'er-

meneutica biblica: « il trascendimento della lettera ha reso credibile la lettera

stessa ».4 Si conferma cosı̀ che anche nell'ermeneutica della legge l'autentico

orizzonte è quello della verità giuridica da amare, da cercare e da servire.

Ne segue che l'interpretazione della legge canonica deve avvenire nella

Chiesa. Non si tratta di una mera circostanza esterna, ambientale: è un

richiamo allo stesso humus della legge canonica e delle realtà da essa regolate.

Il sentire cum Ecclesia ha senso anche nella disciplina, a motivo dei fonda-

menti dottrinali che sono sempre presenti e operanti nelle norme legali della

Chiesa. In questo modo, va applicata anche alla legge canonica quell'erme-

neutica del rinnovamento nella continuità di cui ho parlato in riferimento al

Concilio Vaticano II,5 cosı̀ strettamente legato all'attuale legislazione cano-

nica. La maturità cristiana conduce ad amare sempre più la legge e a volerla

comprendere ed applicare con fedeltà.

Questi atteggiamenti di fondo si applicano a tutte le categorie di inter-

pretazione: dalla ricerca scientifica sul diritto canonico, al lavoro degli ope-

ratori giuridici in sede giudiziaria o amministrativa, fino alla ricerca quoti-

diana delle soluzioni giuste nella vita dei fedeli e delle comunità. Occorre

spirito di docilità per accogliere le leggi, cercando di studiare con onestà e

dedizione la tradizione giuridica della Chiesa per potersi identificare con essa

e anche con le disposizioni legali emanate dai Pastori, specialmente le leggi

pontificie nonché il magistero su questioni canoniche, il quale è di per sé

vincolante in ciò che insegna sul diritto.6 Solo in questo modo si potranno

4 Cfr Esort. ap. postsinodale Verbum Domini, 30 settembre 2010, 38: AAS 102 (2010), p. 718,

n. 38. 5 Cfr Discorso alla Curia Romana, 22 dicembre 2005: AAS 98 (2006), pp. 40-53. 6 Cfr Giovanni Paolo II, Allocuzione alla Rota Romana, 29 gennaio 2005, 6: AAS 97 (2005),

pp. 165-166.