ACTA BENEDICTI PP. XVI

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 Acta Benedicti Pp. XVI 113

 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale114

 Acta Benedicti Pp. XVI 115

 SECRETARIA STATUS

 Acta Benedicti Pp. XVI 117

 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale118

 Acta Benedicti Pp. XVI 119

 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale120

 Acta Benedicti Pp. XVI 121

 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale122

 Acta Benedicti Pp. XVI 123

 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale124

 Acta Benedicti Pp. XVI 125

 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale126

 Congregatio pro Doctrina Fidei 127

 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale128

 Congregatio pro Doctrina Fidei 129

 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale130

 Congregatio pro Doctrina Fidei 131

 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale132

 Congregatio pro Doctrina Fidei 133

 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale134

 Congregatio pro Doctrina Fidei 135

 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale136

 Congregatio pro Doctrina Fidei 137

 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale138

 Congregatio pro Doctrina Fidei 139

 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale140

 Congregatio de Causis Sanctorum 141

 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale142

 Congregatio de Causis Sanctorum 143

 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale144

 Congregatio de Causis Sanctorum 145

 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale146

 Congregatio de Causis Sanctorum 147

 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale148

 Congregatio de Causis Sanctorum 149

 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale150

 Congregatio de Causis Sanctorum 151

 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale152

 Congregatio pro Episcopis 153

 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale154

 Diarium Romanae Curiae 155

 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale156

 Diarium Romanae Curiae 157

 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale158

Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale112

NUNTIUS

Occasione XLVI Universalis Diei communicationibus socialibus dicati.

Cari fratelli e sorelle,

all'avvicinarsi della Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali 2012,

desidero condividere con voi alcune riflessioni su un aspetto del processo

umano della comunicazione che a volte è dimenticato, pur essendo molto

importante, e che oggi appare particolarmente necessario richiamare. Si trat-

ta del rapporto tra silenzio e parola: due momenti della comunicazione che

devono equilibrarsi, succedersi e integrarsi per ottenere un autentico dialogo

e una profonda vicinanza tra le persone. Quando parola e silenzio si escludono

a vicenda, la comunicazione si deteriora, o perché provoca un certo stordi-

mento, o perché, al contrario, crea un clima di freddezza; quando, invece, si

integrano reciprocamente, la comunicazione acquista valore e significato.

Il silenzio è parte integrante della comunicazione e senza di esso non

esistono parole dense di contenuto. Nel silenzio ascoltiamo e conosciamo

meglio noi stessi, nasce e si approfondisce il pensiero, comprendiamo con

maggiore chiarezza ciò che desideriamo dire o ciò che ci attendiamo dall'altro,

scegliamo come esprimerci. Tacendo si permette all'altra persona di parlare,

di esprimere se stessa, e a noi di non rimanere legati, senza un opportuno

confronto, soltanto alle nostre parole o alle nostre idee. Si apre cosı̀ uno spazio

di ascolto reciproco e diventa possibile una relazione umana più piena. Nel

silenzio, ad esempio, si colgono i momenti più autentici della comunicazione

tra coloro che si amano: il gesto, l'espressione del volto, il corpo come segni

che manifestano la persona. Nel silenzio parlano la gioia, le preoccupazioni, la

sofferenza, che proprio in esso trovano una forma di espressione particolar-

mente intensa. Dal silenzio, dunque, deriva una comunicazione ancora più

esigente, che chiama in causa la sensibilità e quella capacità di ascolto che

spesso rivela la misura e la natura dei legami. Là dove i messaggi e l'infor-

mazione sono abbondanti, il silenzio diventa essenziale per discernere ciò che

è importante da ciò che è inutile o accessorio. Una profonda riflessione ci

aiuta a scoprire la relazione esistente tra avvenimenti che a prima vista

sembrano slegati tra loro, a valutare, ad analizzare i messaggi; e ciò fa sı̀

che si possano condividere opinioni ponderate e pertinenti, dando vita ad