dell'alleanza di Dio con il suo popolo. Nel Vangelo, Gesù riprende il cantico di
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- Cathedrali Ecclesiae Baionensi, vacanti post renuntiationem a Summo
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accostamento con la Vergine Maria, la quale viene riconosciuta proprio quale
« figlia di Sion » e archetipo del popolo che « ha trovato grazia » agli occhi del
Signore. È una interpretazione che ritroviamo nel racconto evangelico delle
nozze di Cana.9 L'evangelista Giovanni mette in luce simbolicamente che
Gesù è lo sposo d'Israele, del nuovo Israele che siamo noi tutti nella fede,
lo sposo venuto a portare la grazia della nuova Alleanza, rappresentata dal
« vino buono ». Al tempo stesso, il Vangelo dà risalto anche al ruolo di Maria,
che viene detta all'inizio « la madre di Gesù », ma che poi il Figlio stesso
chiama « donna » - e questo ha un significato molto profondo: implica infatti
che Gesù, a nostra meraviglia, antepone alla parentela il legame spirituale,
secondo il quale Maria impersona appunto la sposa amata del Signore, cioè il
popolo che lui si è scelto per irradiare la sua benedizione su tutta la famiglia
umana. Il simbolo del vino, unito a quello del banchetto, ripropone il tema
della gioia e della festa. Inoltre il vino, come le altre immagini bibliche della
vigna e della vite, allude metaforicamente all'amore: Dio è il vignaiolo, Israe-
le è la vigna, una vigna che troverà la sua realizzazione perfetta in Cristo, del
quale noi siamo i tralci; e il vino è il frutto, cioè l'amore, perché proprio
l'amore è ciò che Dio si attende dai suoi figli. E preghiamo il Signore, che
ha dato a Bartolo Longo la grazia di portare l'amore in questa terra, affinché
anche la nostra vita e il nostro cuore portino questo frutto dell'amore e
rinnovino cosı̀ la terra.
All'amore esorta anche l'apostolo Paolo nella seconda Lettura, tratta
dalla Lettera ai Romani. Troviamo delineato in questa pagina il programma
di vita di una comunità cristiana, i cui membri sono stati rinnovati dall'a-
more e si sforzano di rinnovarsi continuamente, per discernere sempre la
volontà di Dio e non ricadere nel conformismo della mentalità mondana.10
La nuova Pompei, pur con i limiti di ogni realtà umana, è un esempio di
questa nuova civiltà, sorta e sviluppatasi sotto lo sguardo materno di Maria.
E la caratteristica della civiltà cristiana è proprio la carità: l'amore di Dio che
si traduce in amore del prossimo. Ora, quando san Paolo scrive ai cristiani di
Roma: « Non siate pigri nello zelo, siate invece ferventi nello spirito, servite il
Signore »,11 il pensiero nostro va a Bartolo Longo e alle tante iniziative di
carità da lui attivate per i fratelli più bisognosi. Spinto dall'amore, egli fu in
grado di progettare una città nuova, che poi sorse attorno al Santuario ma-
9 Gv 2, 1-11. 10 Cfr 12, 1-2. 11 12, 11.