ACTA BENEDICTI PP. XVI

 dell'alleanza di Dio con il suo popolo. Nel Vangelo, Gesù riprende il cantico di

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volta con una formula biblica desunta dal codice levitico di santità.6 Ed ecco

quindi che nella conclusione del brano i due comandamenti vengono associati

nel ruolo di principio cardine sul quale poggia l'intera Rivelazione biblica:

« Da questi due comandamenti dipendono tutta la Legge e i Profeti ».7

La pagina evangelica sulla quale stiamo meditando pone in luce che essere

discepoli di Cristo è mettere in pratica i suoi insegnamenti, che si riassumono

nel primo e più grande comandamento della Legge divina, il comandamento

dell'amore. Anche la prima Lettura, tratta dal libro dell'Esodo, insiste sul

dovere dell'amore; un amore testimoniato concretamente nei rapporti tra le

persone: devono essere rapporti di rispetto, di collaborazione, di aiuto gene-

roso. Il prossimo da amare è anche il forestiero, l'orfano, la vedova e l'indi-

gente, quei cittadini cioè che non hanno alcun « difensore ». L'autore sacro

scende a dettagli particolareggiati, come nel caso dell'oggetto dato in pegno

da uno di questi poveri.8 In tal caso è Dio stesso a farsi garante della situa-

zione di questo prossimo.

Nella seconda Lettura possiamo vedere una concreta applicazione del

sommo comandamento dell'amore in una delle prime comunità cristiane.

San Paolo scrive ai Tessalonicesi, lasciando loro capire che, pur avendoli

conosciuti da poco, li apprezza e li porta con affetto nel cuore. Per questo

egli li addita come un « modello per tutti i credenti della Macedonia e dell'A-

caia ».9 Non mancano certo debolezze e difficoltà in quella comunità fondata

di recente, ma è l'amore che tutto supera, tutto rinnova, tutto vince: l'amore

di chi, consapevole dei propri limiti, segue docilmente le parole di Cristo,

divino Maestro, trasmesse attraverso un suo fedele discepolo. « Voi avete

seguito il nostro esempio e quello del Signore - scrive san Paolo - avendo

accolto la Parola in mezzo a grandi prove ». « Per mezzo vostro - prosegue

l'Apostolo - la parola del Signore risuona non soltanto in Macedonia e in

Acaia, ma la vostra fede si è diffusa dappertutto ».10 L'insegnamento che

traiamo dall'esperienza dei Tessalonicesi, esperienza che in verità accomuna

ogni autentica comunità cristiana, è che l'amore per il prossimo nasce dall'ascolto

docile della Parola divina. È un amore che accetta anche dure prove per la

verità della parola divina e proprio cosı̀ il vero amore cresce e la verità

6 Cfr Lv 19, 18. 7 v. 40. 8 Cfr Es 20, 25-26. 9 1 Ts 1, 6-7.

10 1 Ts 1, 6.8.