dell'alleanza di Dio con il suo popolo. Nel Vangelo, Gesù riprende il cantico di
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- Cathedrali Ecclesiae Baionensi, vacanti post renuntiationem a Summo
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volta con una formula biblica desunta dal codice levitico di santità.6 Ed ecco
quindi che nella conclusione del brano i due comandamenti vengono associati
nel ruolo di principio cardine sul quale poggia l'intera Rivelazione biblica:
« Da questi due comandamenti dipendono tutta la Legge e i Profeti ».7
La pagina evangelica sulla quale stiamo meditando pone in luce che essere
discepoli di Cristo è mettere in pratica i suoi insegnamenti, che si riassumono
nel primo e più grande comandamento della Legge divina, il comandamento
dell'amore. Anche la prima Lettura, tratta dal libro dell'Esodo, insiste sul
dovere dell'amore; un amore testimoniato concretamente nei rapporti tra le
persone: devono essere rapporti di rispetto, di collaborazione, di aiuto gene-
roso. Il prossimo da amare è anche il forestiero, l'orfano, la vedova e l'indi-
gente, quei cittadini cioè che non hanno alcun « difensore ». L'autore sacro
scende a dettagli particolareggiati, come nel caso dell'oggetto dato in pegno
da uno di questi poveri.8 In tal caso è Dio stesso a farsi garante della situa-
zione di questo prossimo.
Nella seconda Lettura possiamo vedere una concreta applicazione del
sommo comandamento dell'amore in una delle prime comunità cristiane.
San Paolo scrive ai Tessalonicesi, lasciando loro capire che, pur avendoli
conosciuti da poco, li apprezza e li porta con affetto nel cuore. Per questo
egli li addita come un « modello per tutti i credenti della Macedonia e dell'A-
caia ».9 Non mancano certo debolezze e difficoltà in quella comunità fondata
di recente, ma è l'amore che tutto supera, tutto rinnova, tutto vince: l'amore
di chi, consapevole dei propri limiti, segue docilmente le parole di Cristo,
divino Maestro, trasmesse attraverso un suo fedele discepolo. « Voi avete
seguito il nostro esempio e quello del Signore - scrive san Paolo - avendo
accolto la Parola in mezzo a grandi prove ». « Per mezzo vostro - prosegue
l'Apostolo - la parola del Signore risuona non soltanto in Macedonia e in
Acaia, ma la vostra fede si è diffusa dappertutto ».10 L'insegnamento che
traiamo dall'esperienza dei Tessalonicesi, esperienza che in verità accomuna
ogni autentica comunità cristiana, è che l'amore per il prossimo nasce dall'ascolto
docile della Parola divina. È un amore che accetta anche dure prove per la
verità della parola divina e proprio cosı̀ il vero amore cresce e la verità
6 Cfr Lv 19, 18. 7 v. 40. 8 Cfr Es 20, 25-26. 9 1 Ts 1, 6-7.
10 1 Ts 1, 6.8.