ACTA BENEDICTI PP. XVI

 dell'alleanza di Dio con il suo popolo. Nel Vangelo, Gesù riprende il cantico di

 Acta Benedicti Pp. XVI 755

 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale756

 Acta Benedicti Pp. XVI 757

 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale758

 Acta Benedicti Pp. XVI 759

 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale760

 Acta Benedicti Pp. XVI 761

 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale762

 Acta Benedicti Pp. XVI 763

 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale764

 Acta Benedicti Pp. XVI 765

 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale766

 Acta Benedicti Pp. XVI 767

 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale768

 Acta Benedicti Pp. XVI 769

 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale770

 Acta Benedicti Pp. XVI 771

 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale772

 Acta Benedicti Pp. XVI 773

 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale774

 Acta Benedicti Pp. XVI 775

 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale776

 Acta Benedicti Pp. XVI 777

 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale778

 Acta Benedicti Pp. XVI 779

 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale780

 Acta Benedicti Pp. XVI 781

 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale782

 Acta Benedicti Pp. XVI 783

 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale784

 Acta Benedicti Pp. XVI 785

 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale786

 Acta Benedicti Pp. XVI 787

 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale788

 Acta Benedicti Pp. XVI 789

 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale790

 Acta Benedicti Pp. XVI 791

 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale792

 Acta Benedicti Pp. XVI 793

 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale794

 Acta Benedicti Pp. XVI 795

 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale796

 Acta Benedicti Pp. XVI 797

 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale798

 Acta Benedicti Pp. XVI 799

 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale800

 Acta Benedicti Pp. XVI 801

 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale802

 Acta Benedicti Pp. XVI 803

 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale804

 Acta Benedicti Pp. XVI 805

 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale806

 Acta Benedicti Pp. XVI 807

 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale808

 Acta Benedicti Pp. XVI 809

 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale810

 Acta Benedicti Pp. XVI 811

 ACTA CONGREGATIONUM

 - Cathedrali Ecclesiae Baionensi, vacanti post renuntiationem a Summo

 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale814

 Diarium Romanae Curiae 815

 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale816

Acta Benedicti Pp. XVI 783

Stato unitario e, dall'altra, la Santa Sede era preoccupata di conservare la

propria indipendenza a garanzia della propria missione universale. Un con-

trasto durato alcuni decenni, che fu causa di sofferenza per coloro che since-

ramente amavano e la Patria e la Chiesa. Mi riferisco alla complessa « que-

stione romana », composta in modo definitivo e irrevocabile da parte della

Santa Sede con la firma dei Patti Lateranensi, l'11 febbraio del 1929. Sul

finire del 1939, a dieci anni dal Trattato Lateranense, avvenne la prima visita

compiuta da un Pontefice al Quirinale dopo il 1870. In quella circostanza, il

mio venerato Predecessore, il Servo di Dio Pio XII, del quale ricordiamo in

questo mese il 50o della morte, cosı̀ ebbe ad esprimersi con immagini quasi

poetiche: « Il Vaticano e il Quirinale, che il Tevere divide, sono riuniti dal

vincolo della pace coi ricordi della religione dei padri e degli avi. Le onde

tiberine hanno travolto e sepolto nei gorghi del Tirreno i torbidi flutti del

passato e fatto rifiorire le sue sponde dei rami d'olivo ».1

Davvero si può oggi affermare con soddisfazione che nella città di Roma

convivono pacificamente e collaborano fruttuosamente lo Stato Italiano e la

Sede Apostolica. Anche questa mia visita sta a confermare che il Quirinale e il

Vaticano non sono colli che si ignorano o si fronteggiano astiosamente; sono

piuttosto luoghi che simboleggiano il vicendevole rispetto della sovranità

dello Stato e della Chiesa, pronti a cooperare insieme per promuovere e ser-

vire il bene integrale della persona umana e il pacifico svolgimento della

convivenza sociale. È questa - mi piace ribadirlo - una positiva realtà veri-

ficabile quasi quotidianamente a diversi livelli, e alla quale anche altri Stati

possono guardare per trarne utili insegnamenti.

Signor Presidente, l'odierna mia visita ha luogo nel giorno in cui l'Italia

celebra con grande solennità il suo speciale Protettore, San Francesco d'As-

sisi. Fra l'altro, proprio a San Francesco Pio XI fece riferimento nell'annun-

ciare la firma dei Patti Lateranensi e soprattutto la costituzione dello Stato

della Città del Vaticano: per quel Pontefice la nuova realtà sovrana era, come

per il Poverello, « quel tanto di corpo che bastava per tenersi unita l'anima ».2

Insieme a Santa Caterina da Siena, San Francesco fu proposto dai Vescovi

italiani e confermato dal Servo di Dio Pio XII come celeste Patrono d'Italia.3

Alla protezione di questo grande santo ed illustre italiano Papa Pacelli volle

affidare le sorti dell'Italia, in un momento in cui minacce di guerra si adden-

1 Discorso del 28 dicembre 1939. 2 Discorso dell'11 febbraio 1929. 3 Cfr Litt. ap. Licet commissa del 18 giugno 1939; AAS XXXI [1939], 256-257.