ACTA BENEDICTI PP. XVI

 dell'alleanza di Dio con il suo popolo. Nel Vangelo, Gesù riprende il cantico di

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 ACTA CONGREGATIONUM

 - Cathedrali Ecclesiae Baionensi, vacanti post renuntiationem a Summo

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 Diarium Romanae Curiae 815

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Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale758

II

Ad celebrationem Horae Tertiae, prima ineunte generali congregatione Synodi

Episcoporum.*

Cari Fratelli nell'Episcopato,

cari fratelli e sorelle,

all'inizio del nostro Sinodo la Liturgia delle Ore ci propone un brano del

grande Salmo 118 sulla Parola di Dio: un elogio di questa sua Parola, espres-

sione della gioia di Israele di poterla conoscere e, in essa, di poter conoscere la

sua volontà e il suo volto. Vorrei meditare con voi alcuni versetti di questo

brano del Salmo.

Comincia cosı̀: « In aeternum, Domine, verbum tuum constitutum est in cae-

lo... firmasti terram, et permanet ». Si parla della solidità della Parola. Essa è

solida, è la vera realtà sulla quale basare la propria vita. Ricordiamoci della

parola di Gesù che continua questa parola del Salmo: « Cieli e terra passeran-

no, la mia parola non passerà mai ». Umanamente parlando, la parola, la

nostra parola umana, è quasi un niente nella realtà, un alito. Appena pro-

nunciata, scompare. Sembra essere niente. Ma già la parola umana ha un

forza incredibile. Sono le parole che creano poi la storia, sono le parole che

danno forma ai pensieri, i pensieri dai quali viene la parola. È la parola che

forma la storia, la realtà.

Ancor più la Parola di Dio è il fondamento di tutto, è la vera realtà. E per

essere realisti, dobbiamo proprio contare su questa realtà. Dobbiamo cam-

biare la nostra idea che la materia, le cose solide, da toccare, sarebbero la

realtà più solida, più sicura. Alla fine del Sermone della Montagna il Signore

ci parla delle due possibilità di costruire la casa della propria vita: sulla

sabbia e sulla roccia. Sulla sabbia costruisce chi costruisce solo sulle cose

visibili e tangibili, sul successo, sulla carriera, sui soldi. Apparentemente

queste sono le vere realtà. Ma tutto questo un giorno passerà. Lo vediamo

adesso nel crollo delle grandi banche: questi soldi scompaiono, sono niente. E

cosı̀ tutte queste cose, che sembrano la vera realtà sulla quale contare, sono

realtà di secondo ordine. Chi costruisce la sua vita su queste realtà, sulla

materia, sul successo, su tutto quello che appare, costruisce sulla sabbia. Solo

la Parola di Dio è fondamento di tutta la realtà, è stabile come il cielo e più

* Die 6 Octobris 2008.