ACTA BENEDICTI PP. XVI

 dell'alleanza di Dio con il suo popolo. Nel Vangelo, Gesù riprende il cantico di

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 ACTA CONGREGATIONUM

 - Cathedrali Ecclesiae Baionensi, vacanti post renuntiationem a Summo

 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale814

 Diarium Romanae Curiae 815

 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale816

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II

Decima recurrente anniversaria memoria a vulgatis Litteris Encyclicis Fides et

Ratio.*

Signori Cardinali,

Venerati Fratelli nell'Episcopato e nel Sacerdozio,

Gentili Signore, Illustri Signori!

Sono lieto di incontrarvi in occasione del Congresso opportunamente pro-

mosso nel decimo anniversario dell'Enciclica Fides et ratio. Ringrazio innan-

zitutto Mons. Rino Fisichella per le cordiali parole che mi ha rivolto intro-

ducendo l'odierno incontro. Mi rallegro che le giornate di studio del vostro

Congresso vedano la fattiva collaborazione tra l'Università Lateranense, la

Pontificia Accademia delle Scienze e la Conferenza Mondiale delle Istituzioni

Universitarie Cattoliche di Filosofia. Una simile collaborazione è sempre au-

spicabile, soprattutto quando si è chiamati a dare ragione della propria fede

dinanzi alle sempre più complesse sfide che coinvolgono i credenti nel mondo

contemporaneo.

A dieci anni di distanza, uno sguardo attento all'Enciclica Fides et ratio

permette di coglierne con ammirazione la perdurante attualità: si rivela in

essa la lungimirante profondità dell'indimenticabile mio Predecessore. L'En-

ciclica, in effetti, si caratterizza per la sua grande apertura nei confronti della

ragione, soprattutto in un periodo in cui ne viene teorizzata la debolezza.

Giovanni Paolo II sottolinea invece l'importanza di coniugare fede e ragione

nella loro reciproca relazione, pur nel rispetto della sfera di autonomia pro-

pria di ciascuna. Con questo magistero, la Chiesa si è fatta interprete di

un'esigenza emergente nell'attuale contesto culturale. Ha voluto difendere

la forza della ragione e la sua capacità di raggiungere la verità, presentando

ancora una volta la fede come una peculiare forma di conoscenza, grazie alla

quale ci si apre alla verità della Rivelazione.1 Si legge nell'Enciclica che

bisogna avere fiducia nelle capacità della ragione umana e non prefiggersi

mete troppo modeste: « È la fede che provoca la ragione a uscire da ogni

isolamento e a rischiare volentieri per tutto ciò che è bello, buono e vero.

* Die 16 Octobris 2008. 1 Cfr Fides et ratio, 13.