ACTA BENEDICTI PP. XVI

 dell'alleanza di Dio con il suo popolo. Nel Vangelo, Gesù riprende il cantico di

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che il cielo, è la realtà. Quindi dobbiamo cambiare il nostro concetto di

realismo. Realista è chi riconosce nella Parola di Dio, in questa realtà appa-

rentemente cosı̀ debole, il fondamento di tutto. Realista è chi costruisce la

sua vita su questo fondamento che rimane in permanenza. E cosı̀ questi primi

versetti del Salmo ci invitano a scoprire che cosa è la realtà e a trovare in

questo modo il fondamento della nostra vita, come costruire la vita.

Nel successivo versetto si dice: «Omnia serviunt tibi ». Tutte le cose ven-

gono dalla Parola, sono un prodotto della Parola. « All'inizio era la Parola ».

All'inizio il cielo parlò. E cosı̀ la realtà nasce dalla Parola, è « creatura Verbi ».

Tutto è creato dalla Parola e tutto è chiamato a servire la Parola. Questo

vuol dire che tutta la creazione, alla fine, è pensata per creare il luogo del-

l'incontro tra Dio e la sua creatura, un luogo dove l'amore della creatura

risponda all'amore divino, un luogo in cui si sviluppi la storia dell'amore tra

Dio e la sua creatura. «Omnia serviunt tibi ». La storia della salvezza non è un

piccolo avvenimento, in un pianeta povero, nell'immensità dell'universo. Non

è una cosa minima, che succede per caso in un pianeta sperduto. È il movente

di tutto, il motivo della creazione. Tutto è creato perché ci sia questa storia,

l'incontro tra Dio e la sua creatura. In questo senso, la storia della salvezza,

l'alleanza, precede la creazione. Nel periodo ellenistico, il giudaismo ha svi-

luppato l'idea che la Torah avrebbe preceduto la creazione del mondo mate-

riale. Questo mondo materiale sarebbe stato creato solo per dare luogo alla

Torah, a questa Parola di Dio che crea la risposta e diventa storia d'amore.

Qui traspare già misteriosamente il mistero di Cristo. È quello che ci dicono le

Lettere agli Efesini e ai Colossesi: Cristo è il protòtypos, il primo nato della

creazione, l'idea per la quale è concepito l'universo. Egli accoglie tutto. Noi

entriamo nel movimento dell'universo unendoci a Cristo. Si può dire che,

mentre la creazione materiale è la condizione per la storia della salvezza, la

storia dell'alleanza è la vera causa del cosmo. Arriviamo alle radici dell'essere

arrivando al mistero di Cristo, a questa sua parola viva che è lo scopo di tutta

la creazione. «Omnia serviunt tibi ». Servendo il Signore realizziamo lo scopo

dell'essere, lo scopo della nostra propria esistenza.

Facciamo ora un salto: «Mandata tua exquisivi ». Noi siamo sempre alla

ricerca della Parola di Dio. Essa non è semplicemente presente in noi. Se ci

fermiamo alla lettera, non necessariamente abbiamo compreso realmente la

Parola di Dio. C'è il pericolo che noi vediamo solo le parole umane e non vi

troviamo dentro il vero attore, lo Spirito Santo. Non troviamo nelle parole la

Parola. Sant'Agostino, in questo contesto, ci ricorda gli scribi e i farisei