dell'alleanza di Dio con il suo popolo. Nel Vangelo, Gesù riprende il cantico di
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- Cathedrali Ecclesiae Baionensi, vacanti post renuntiationem a Summo
Acta Benedicti Pp. XVI 777
VI
In Conclusione Coetus XII Generalis Ordinarii Synodi Episcoporum.*
Fratelli nell'Episcopato e nel Sacerdozio,
cari fratelli e sorelle!
La Parola del Signore, risuonata poc'anzi nel Vangelo, ci ha ricordato che
nell'amore si riassume tutta la Legge divina. L'Evangelista Matteo racconta
che i farisei, dopo che Gesù ebbe risposto ai sadducei chiudendo loro la bocca,
si riunirono per metterlo alla prova.1 Uno di questi, un dottore della legge, gli
chiese: « Maestro, nella Legge, qual è il grande comandamento? ».2 La doman-
da lascia trasparire la preoccupazione, presente nell'antica tradizione giudai-
ca, di trovare un principio unificatore delle varie formulazioni della volontà
di Dio. Era domanda non facile, considerato che nella Legge di Mosè sono
contemplati ben 613 precetti e divieti. Come discernere, tra tutti questi, il più
grande? Ma Gesù non ha nessuna esitazione, e risponde prontamente: « Ame-
rai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutta
la tua mente. Questo è il grande e primo comandamento ».3 Nella sua risposta,
Gesù cita lo Shemà, la preghiera che il pio israelita recita più volte al giorno,
soprattutto al mattino e alla sera: 4 la proclamazione dell'amore integro e
totale dovuto a Dio, come unico Signore. L'accento è posto sulla totalità di
questa dedizione a Dio, elencando le tre facoltà che definiscono l'uomo nelle
sue strutture psicologiche profonde: cuore, anima e mente. Il termine mente,
diánoia, contiene l'elemento razionale. Dio non è soltanto oggetto dell'amore,
dell'impegno, della volontà e del sentimento, ma anche dell'intelletto, che
pertanto non va escluso da questo ambito. È anzi proprio il nostro pensiero
a doversi conformare al pensiero di Dio. Poi, però, Gesù aggiunge qualcosa
che, in verità, non era stato richiesto dal dottore della legge: « Il secondo poi è
simile a quello: Amerai il tuo prossimo come te stesso ».5 L'aspetto sorpren-
dente della risposta di Gesù consiste nel fatto che egli stabilisce una relazione
di somiglianza tra il primo e il secondo comandamento, definito anche questa
* Die 26 Octobris 2008. 1 Cfr 22, 34-35. 2 v. 36. 3 vv. 37-38. 4 Cfr Dt 6,4-9; 11, 13-21; Nm 15, 37-41. 5 v. 39.