dell'alleanza di Dio con il suo popolo. Nel Vangelo, Gesù riprende il cantico di
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- Cathedrali Ecclesiae Baionensi, vacanti post renuntiationem a Summo
Acta Benedicti Pp. XVI 787
II
Decima recurrente anniversaria memoria a vulgatis Litteris Encyclicis Fides et
Ratio.*
Signori Cardinali,
Venerati Fratelli nell'Episcopato e nel Sacerdozio,
Gentili Signore, Illustri Signori!
Sono lieto di incontrarvi in occasione del Congresso opportunamente pro-
mosso nel decimo anniversario dell'Enciclica Fides et ratio. Ringrazio innan-
zitutto Mons. Rino Fisichella per le cordiali parole che mi ha rivolto intro-
ducendo l'odierno incontro. Mi rallegro che le giornate di studio del vostro
Congresso vedano la fattiva collaborazione tra l'Università Lateranense, la
Pontificia Accademia delle Scienze e la Conferenza Mondiale delle Istituzioni
Universitarie Cattoliche di Filosofia. Una simile collaborazione è sempre au-
spicabile, soprattutto quando si è chiamati a dare ragione della propria fede
dinanzi alle sempre più complesse sfide che coinvolgono i credenti nel mondo
contemporaneo.
A dieci anni di distanza, uno sguardo attento all'Enciclica Fides et ratio
permette di coglierne con ammirazione la perdurante attualità: si rivela in
essa la lungimirante profondità dell'indimenticabile mio Predecessore. L'En-
ciclica, in effetti, si caratterizza per la sua grande apertura nei confronti della
ragione, soprattutto in un periodo in cui ne viene teorizzata la debolezza.
Giovanni Paolo II sottolinea invece l'importanza di coniugare fede e ragione
nella loro reciproca relazione, pur nel rispetto della sfera di autonomia pro-
pria di ciascuna. Con questo magistero, la Chiesa si è fatta interprete di
un'esigenza emergente nell'attuale contesto culturale. Ha voluto difendere
la forza della ragione e la sua capacità di raggiungere la verità, presentando
ancora una volta la fede come una peculiare forma di conoscenza, grazie alla
quale ci si apre alla verità della Rivelazione.1 Si legge nell'Enciclica che
bisogna avere fiducia nelle capacità della ragione umana e non prefiggersi
mete troppo modeste: « È la fede che provoca la ragione a uscire da ogni
isolamento e a rischiare volentieri per tutto ciò che è bello, buono e vero.
* Die 16 Octobris 2008. 1 Cfr Fides et ratio, 13.