dell'alleanza di Dio con il suo popolo. Nel Vangelo, Gesù riprende il cantico di
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- Cathedrali Ecclesiae Baionensi, vacanti post renuntiationem a Summo
Acta Benedicti Pp. XVI 807
ze ».13 Qui è la sorgente dell'ardore apostolico di san Paolo, il quale racconta:
« Colui che mi scelse fin dal seno di mia madre e mi chiamò con la sua grazia si
compiacque di rivelare a me suo Figlio perché lo annunziassi in mezzo ai
pagani ».14 Con Cristo si sentı̀ « con-crocifisso », tanto da poter affermare:
« Non sono più io che vivo, ma Cristo vive in me ».15 E nessuna difficoltà gli
impedı̀ di proseguire nella sua coraggiosa azione evangelizzatrice in città
cosmopolite come Roma e Corinto che, in quel tempo, erano popolate da
un mosaico di etnie e di culture.
Leggendo gli Atti degli Apostoli e le Lettere che Paolo rivolge a vari
destinatari, si coglie un modello di Chiesa non esclusiva, bensı̀ aperta a tutti,
formata da credenti senza distinzioni di cultura e di razza: ogni battezzato è,
in effetti, membro vivo dell'unico Corpo di Cristo. In tale ottica, la solidarietà
fraterna, che si traduce in gesti quotidiani di condivisione, di compartecipa-
zione e di sollecitudine gioiosa verso gli altri, acquista un rilievo singolare.
Non è tuttavia possibile realizzare questa dimensione di fraterna accoglienza
vicendevole, insegna sempre san Paolo, senza la disponibilità all'ascolto e
all'accoglienza della Parola predicata e praticata,16 Parola che sollecita tutti
all'imitazione di Cristo 17 nell'imitazione dell'Apostolo.18 E pertanto, più la
comunità è unita a Cristo, più diviene sollecita nei confronti del prossimo,
rifuggendo il giudizio, il disprezzo e lo scandalo, e aprendosi all'accoglienza
reciproca,.19 Conformati a Cristo, i credenti si sentono in Lui « fratelli », figli
dello stesso Padre.20 Questo tesoro di fratellanza li rende « premurosi nell'o-
spitalità »,21 che è figlia primogenita dell'agapé.22
Si realizza in tal modo la promessa del Signore: « Io vi accoglierò e sarò per
voi come un padre e voi mi sarete come figli e figlie ».23 Se di questo siamo
consapevoli, come non farci carico di quanti, in particolare fra rifugiati e
profughi, si trovano in condizioni difficili e disagiate? Come non andare in-
contro alle necessità di chi è di fatto più debole e indifeso, segnato da preca-
13 Fil 3, 10; cfr anche Rm 8, 17; 2 Cor 4, 8-12; Col 1, 24. 14 Gal 1, 15-16; cfr anche Rm 15, 15-16. 15 Gal 2, 20. 16 Cfr 1 Ts 1, 6. 17 Cfr Ef 5, 1-2. 18 Cfr 1 Cor 11, 1. 19 Cfr Rm 14, 1-3; 15, 7. 20 Rm 8, 14-16; Gal 3, 26; 4, 6. 21 Rm 12, 13. 22 Cfr 1 Tim 3, 2; 5, 10; Tt 1, 8; Fm 17. 23 2 Cor 6, 17-18.