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dono per l'umanità: dobbiamo perciò far sı̀ che i vantaggi che esse offrono
e diventiamo più plenamente umani. Amare è, infatti, ciò per cui siamo stati
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Congregatio pro Ecclesiis Orientalibus 147
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Congregatio pro Ecclesiis Orientalibus 149
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Congregatio pro Gentium Evangelizatione 155
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HOMILIAE
I
In Eucharistica celebratione et sacramenti Baptismatis administratione.*
Cari fratelli e sorelle!
Le parole che l'evangelista Marco riporta all'inizio del suo Vangelo: «Tu sei
il Figlio mio, l'amato: in te ho posto il mio compiacimento » 1 ci introducono nel
cuore dell'odierna festa del Battesimo del Signore, con cui si conclude il tempo
di Natale. Il ciclo delle solennità natalizie ci fa meditare sulla nascita di Gesù
annunciata dagli angeli circonfusi dallo splendore luminoso di Dio; il tempo
natalizio ci parla della stella che guida i Magi dall'Oriente fino alla casa di
Betlemme, e ci invita a guardare il cielo che si apre sul Giordano mentre risuona
la voce di Dio. Sono tutti segni tramite i quali il Signore non si stanca di
ripeterci: « Sı̀, sono qui. Vi conosco. Vi amo. C'è una strada che da me viene a
voi. E c'è una strada che da voi sale a me ». Il Creatore ha assunto in Gesù le
dimensioni di un bambino, di un essere umano come noi, per potersi far vedere e
toccare. Al tempo stesso, con questo suo farsi piccolo, Iddio ha fatto risplendere
la luce della sua grandezza. Perché, proprio abbassandosi fino all'impotenza
inerme dell'amore, Egli dimostra che cosa sia la vera grandezza, anzi, che cosa
voglia dire essere Dio.
Il significato del Natale, e più in generale il senso dell'anno liturgico, è
proprio quello di avvicinarci a questi segni divini, per riconoscerli impressi negli
eventi d'ogni giorno, affinché il nostro cuore si apra all'amore di Dio. E se il
Natale e l'Epifania servono soprattutto a renderci capaci di vedere, ad aprirci
gli occhi e il cuore al mistero di un Dio che viene a stare con noi, la festa del
battesimo di Gesù ci introduce, potremmo dire, alla quotidianità di un rapporto
personale con Lui. Infatti, mediante l'immersione nelle acque del Giordano,
Gesù si è unito a noi. Il Battesimo è per cosı̀ dire il ponte che Egli ha costruito
tra sé e noi, la strada per la quale si rende a noi accessibile; è l'arcobaleno divino
sulla nostra vita, la promessa del grande sı̀ di Dio, la porta della speranza e,
nello stesso tempo, il segno che ci indica il cammino da percorrere in modo
attivo e gioioso per incontrarlo e sentirci da Lui amati.
* Die 11 Ianuarii 2009. 1 1, 11.