Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale82
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dono per l'umanità: dobbiamo perciò far sı̀ che i vantaggi che esse offrono
e diventiamo più plenamente umani. Amare è, infatti, ciò per cui siamo stati
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Congregatio pro Ecclesiis Orientalibus 147
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Congregatio pro Gentium Evangelizatione 155
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dono per l'umanità: dobbiamo perciò far sı̀ che i vantaggi che esse offrono
siano messi al servizio di tutti gli esseri umani e di tutte le comunità, soprat-
tutto di chi è bisognoso e vulnerabile.
L'accessibilità di cellulari e computer, unita alla portata globale e alla
capillarità di internet, ha creato una molteplicità di vie attraverso le quali è
possibile inviare, in modo istantaneo, parole ed immagini ai più lontani ed
isolati angoli del mondo: è, questa, chiaramente una possibilità impensabile
per le precedenti generazioni. I giovani, in particolare, hanno colto l'enorme
potenziale dei nuovi media nel favorire la connessione, la comunicazione e la
comprensione tra individui e comunità e li utilizzano per comunicare con i
propri amici, per incontrarne di nuovi, per creare comunità e reti, per cercare
informazioni e notizie, per condividere le proprie idee e opinioni. Molti bene-
fici derivano da questa nuova cultura della comunicazione: le famiglie posso-
no restare in contatto anche se divise da enormi distanze, gli studenti e i
ricercatori hanno un accesso più facile e immediato ai documenti, alle fonti e
alle scoperte scientifiche e possono, pertanto, lavorare in équipe da luoghi
diversi; inoltre la natura interattiva dei nuovi media facilita forme più dina-
miche di apprendimento e di comunicazione, che contribuiscono al progresso
sociale.
Sebbene sia motivo di meraviglia la velocità con cui le nuove tecnologie si
sono evolute in termini di affidabilità e di efficienza, la loro popolarità tra gli
utenti non dovrebbe sorprenderci, poiché esse rispondono al desiderio fonda-
mentale delle persone di entrare in rapporto le une con le altre. Questo
desiderio di comunicazione e amicizia è radicato nella nostra stessa natura
di esseri umani e non può essere adeguatamente compreso solo come risposta
alle innovazioni tecnologiche. Alla luce del messaggio biblico, esso va letto
piuttosto come riflesso della nostra partecipazione al comunicativo ed unifi-
cante amore di Dio, che vuol fare dell'intera umanità un'unica famiglia.
Quando sentiamo il bisogno di avvicinarci ad altre persone, quando vogliamo
conoscerle meglio e farci conoscere, stiamo rispondendo alla chiamata di Dio
- una chiamata che è impressa nella nostra natura di esseri creati a imma-
gine e somiglianza di Dio, il Dio della comunicazione e della comunione.
Il desiderio di connessione e l'istinto di comunicazione, che sono cosı̀
scontati nella cultura contemporanea, non sono in verità che manifestazioni
moderne della fondamentale e costante propensione degli esseri umani ad
andare oltre se stessi per entrare in rapporto con gli altri. In realtà, quando
ci apriamo agli altri, noi portiamo a compimento i nostri bisogni più profondi
Acta Benedicti Pp. XVI 137